Alla fine del 2020, mentre preparavo a lanciare un blog che segnava i 25 anni dalla pubblicazione di Le Armate del Papa, sono rimasto sbalordito nello scoprire che una delle caratteristiche fondamentali della mia analisi dei nuovi movimenti cattolici era strettamente parallela ad una delle preoccupazioni chiave di Papa Francesco per la Chiesa di oggi, una preoccupazione di cui parla ripetutamente nei suoi discorsi e documenti. In un lungo capitolo di Le Armate del Papa intitolato 'I misteri dei movimenti', indago l'insegnamento segreto dei movimenti, che definisco 'gnosticismo'. Usando esattamente gli stessi termini, Papa Francesco ci avvisa oggi del 'gnosticismo contemporaneo'.
Ecco come ho definito lo gnosticismo dei movimenti in Le Armate del Papa: 'Poco dopo la sua nascita, il cristianesimo ha incontrato le religioni del mistero della Grecia e dell'Asia. Queste promettevano la salvezza attraverso conoscenze segrete e riti arcani... La fusione tra il cristianesimo e le religioni del mistero produsse lo gnosticismo, una forma mistica della fede cristiano che prometteva ai suoi adepti l'accesso a conoscenze segrete che avrebbero spiegato i suoi misteri. L'attrazione dello gnosticismo è, naturalmente, che si tratta di "misticismo a buon mercato". La salvezza attraverso la conoscenza è molto meno impegnativa di quella che richiede sudore e lotta - e fede. Poiché tutti i misteri sono spiegati, la fede non è più necessaria'.
Nell'Esortazione Apostolica Gaudete et Exultate, (marzo 2018), dove Papa Francesco esplora questo problema nei dettagli, dice: 'Lo gnosticismo è una delle peggiori ideologie, poiché, mentre esalta indebitamente la conoscenza o una determinata esperienza, considera che la propria visione della realtà sia la perfezione. In tal modo, forse senza accorgersene, questa ideologia si autoalimenta e diventa ancora più cieca. A volte diventa particolarmente ingannevole quando si traveste da spiritualità disincarnata. Infatti, lo gnosticismo "per sua propria natura vuole addomesticare il mistero", sia il mistero di Dio e della sua grazia, sia il mistero della vita degli altri'.
Nella sua analisi di questo 'gnosticismo contemporaneo', Papa Francesco non specifica particolari esempi. Infatti, i cattolici tradizionalisti che feticizzano aspetti del passato cattolico come la messa in latino, i paramenti, le decorazioni o le pratiche devozionali - per la maggior parte accrezioni che non hanno nulla a che fare con l'essenza del vangelo cristiano - si qualificherebbero anche per la definizione di gnostici di Papa Francesco. Ma chiunque abbia familiarità, per esempio, con le pratiche del Movimento dei Focolari e in particolare con le 'visioni intellettuali' di Chiara Lubich conosciute come il 'Paradiso del '49', può trovare in esse una convincente somiglianza con la definizione di Papa Francesco di gnosticismo contemporaneo e capire qualcosa delle sue preoccupazioni.
Raccomanderei un'attenta lettura degli articoli 35-46 di Gaudete et Exultate a tutti coloro che sono preoccupati per gli abusi nel Movimento dei Focolari e in altri gruppi simili come il Cammino Neocatecumenale, Comunione e Liberazione e Opus Dei. E raccomanderei la stessa lettura a coloro che appartengono o difendono questi movimenti contro i loro critici. Con un linguaggio chiaro e potente, Papa Francesco definisce le caratteristiche fondamentali che si possono trovare in questi movimenti e spiega come presentano gravi problemi.
Chi, dentro o fuori il Movimento dei Focolari, può affermare che la seguente affermazione di Francesco non e familiare: 'Quando qualcuno ha una risposta per ogni domanda è segno che non è sulla strada giusta'? Francesco prosegue a dare una spiegazione inquietante: [puo essere] 'un falso profeta, che usa la religione a proprio vantaggio, al servizio delle proprie elucubrazioni psicologiche e mentali. Dio ci supera infinitamente, è sempre una sorpresa e non siamo noi a determinare in quale circostanza storica trovarlo, dal momento che non dipendono da noi il tempo e il luogo e la modalità dell’incontro. Chi vuole tutto chiaro e sicuro pretende di dominare la trascendenza di Dio'. I 'punti della spiritualità' dei focolarini, con la loro pratica quasi come un meccanismo inculcata nei cervelli membri - Volontà di Dio (un eufemismo per la volontà dei superiori dei Focolari); vedere Gesù negli altri; perdere la propria personalità; Gesù Abbandonato; 'mettere' Gesù in mezzo - sembrano pericolosamente vicini al formato di cui parla Francesco.
'Noi arriviamo a comprendere in maniera molto povera la verità che riceviamo dal Signore. E con difficoltà ancora maggiore riusciamo ad esprimerla. Perciò non possiamo pretendere che il nostro modo di intenderla ci autorizzi a esercitare un controllo stretto sulla vita degli altri', afferma Papa Francesco. Eppure, come molti ex-membri dei Focolari possono testimoniare (e le testominianze, in rapida crescita, sono andate ben oltre il livello aneddotico), il controllo mentale esercitato dal movimento - così come la sua rigida presa sulla vita quotidiana dei membri - è una forma estrema di abuso di autorità. Come sostenuto in Le Armate del Papa 25 anni fa, 'Avendo distrutto tutto ciò che aveva significato per noi, le nostre stesse personalità furono sradicate. Non ci restava altro che dipendere totalmente per tutto dal movimento e vivere la nostra vita vicariamente nelle sue lotte e nei suoi trionfi. Queste giustificavano la nostra esistenza, o meglio gli immensi sacrifici che avevamo fatto: il nostro stesso io'.
Secondo Papa Francesco, 'Frequentemente si verifica una pericolosa confusione: credere che, poiché sappiamo qualcosa o possiamo spiegarlo con una certa logica, già siamo santi, perfetti, migliori della “massa ignorante” '. Illuminante confrontare questa affermazione con il modo in cui Chiara Lubich descrisse il 'Paradiso del '49' ai membri interni del Movimento dei Focolari in 1963, che ho citato ne Le Armatre del Papa: 'Abbiamo avuto l'impressione che Dio abbia aperto gli occhi dell'anima al regno di Dio che era in mezzo a noi e abbiamo visto Lui che è in mezzo a noi, il Paradiso che era in mezzo a noi, e in uno scenario così divino, così espressione della Trinità, abbiamo capito tutti quegli anni fa [nel 1949], quale fosse il ruolo di questo movimento nel suo insieme e il suo ruolo in ognuno di noi nella Chiesa. '
In Le Armate del Papa, commentando questa affermazione, ho sottolineato che, 'La gerarchia della Chiesa cattolica è tradizionalmente reticente sulle rivelazioni private... Le rivelazioni private di Chiara Lubuch, tuttavia, possiedono un'autorità suprema sui membri del movimento. Credere in esse, come in ogni aspetto del movimento, non è certamente facoltativo'. Queste 'rivelazioni' si estendono anche a grandi 'dottrine' sul ruolo del movimento stesso nella Chiesa. Nel suo discorso del 1963, la Lubich affermava chiaramente quale fosse questo ruolo: 'Abbiamo capito che quest'Opera non è altro che una presenza mistica di Maria nella Chiesa... Il nostro compito nella Chiesa è il compito che Maria avrebbe oggi se vivesse nella Chiesa'.
Dopo la morte della Lubich le sue visioni sono state promosse con sempre più forza dal Movimento dei Focolari, in un fiume di libri, articoli e video, culminati in una recente (febbraio 2021) affermazione del neo ri-eletto co-presidente Jesus Moran che le rivelazioni di Chiara Lubich non sono rivelazioni private:
'Bisogna dire che Chiara ha sempre pensato e ci ha trasmesso... che questa esperienza mistica è l'essenza della mentalità di chiunque voglia essere fonte di unità oggi nella Chiesa e nella società - e anche di chi accetta il carisma del Movimento. Perciò l'esperienza di Chiara non è privata o particolare'.
http://www.settimananews.it/ministeri-carismi/focolari-dopo-assemblea-gen, Jesus erale/
Allo stesso tempo - e nonostante i numerosi avvertimenti di Papa Francesco ai movimenti laici sui pericoli di brandire costantemente il 'carisma' in faccia sia ai fedeli che agli scettici - l'enfasi sul 'carisma dell'unità' e il 'carisma di Chiara' è più forte che mai nel Movimento. Eppure, come ho detto ne Le Armata del Papa, il termine carisma 'è usato per salvaguardare la supremazia dei fondatori come fonte di tutta la dottrina e l'autorità all'interno delle loro organizzazioni, per preservare la "purezza" del messaggio che può essere trasmesso solo nel modo che il movimento ritiene corretto e dalle persone che autorizza. Viene anche evocata per assicurare la non interferenza di estranei - anche delle autorità della Chiesa'.
Il proselitismo, che è l'attività principale del Movimento dei Focolari, si svolge, come la pratica della cosiddetta 'spiritualità', secondo una forma prescrittiva e strutturata. L'anno dei Focolari è pianificato intorno alle attività di reclutamento, che culminano nelle riunioni di massa dette "Mariapoli" che concludono l'anno dei Focolari all'inizio dell'estate. Tutti i membri sono tenuti a costruire un gruppo di seguaci nei loro ambienti secolari - nei luoghi di lavoro, di studio, ecc. - conosciuto come il loro "grappolo".
Papa Francesco, invece, ha ripetutamente messo in guardia contro il proselitismo - ha anche fatto questo punto direttamente all'Assemblea Generale dei Focolari il 6 febbraio 2021. Nella sua analisi dello gnosticismo contemporaneo, dice: 'Neppure si può pretendere di definire dove Dio non si trova, perché Egli è misteriosamente presente nella vita di ogni persona, nella vita di ciascuno così come Egli desidera, e non possiamo negarlo con le nostre presunte certezze. Anche qualora l’esistenza di qualcuno sia stata un disastro, anche quando lo vediamo distrutto dai vizi o dalle dipendenze, Dio è presente nella sua vita. Se ci lasciamo guidare dallo Spirito più che dai nostri ragionamenti, possiamo e dobbiamo cercare il Signore in ogni vita umana. Questo fa parte del mistero che le mentalità gnostiche finiscono per rifiutare, perché non lo possono controllare'.
In contrasto con questo nuovo gnosticismo, Papa Francesco ci ispira in un modo originale e inclusivo di relazionarsi con gli altri, in linea con la sua spinta di 'andare fuori', di andare oltre la nostra 'zona di confort'. Egli stesso dimostra questo nei suoi approcci alle altre fedi, agli emarginati e con queste parole meravigliose: 'In realtà, la dottrina, o meglio, la nostra comprensione ed espressione di essa, "non è un sistema chiuso, privo di dinamiche capaci di generare domande, dubbi, interrogativi", e "le domande del nostro popolo, le sue pene, le sue battaglie, i suoi sogni, le sue lotte, le sue preoccupazioni, possiedono un valore ermeneutico che non possiamo ignorare se vogliamo prendere sul serio il principio dell’incarnazione. Le sue domande ci aiutano a domandarci, i suoi interrogativi ci interrogano" '.
Ma come possiamo fare tutto questo se, come prescrive il Movimento dei Focolari, abbiamo distrutto la nostra personalità, siamo diventati un 'vuoto' e ci si aspetta solo di ascoltare e 'vivere l'Ideale' o il 'Paradiso del '49'?