L'episodio 6, 'Manhandled', è una rappresentazione straziante di come Lewinsky, incontrandosi innocentemente con Tripp, di cui si fidava come amica intima, si trova intrappolata in una stanza d'albergo da un gruppo di ufficiali dell'FBI, tutti uomini, che, per un periodo di 12 ore, la maltrattano senza pietà, limitandole l'accesso al telefono, facendole pressione per non cercare l'aiuto di un avvocato. Oltre ad essere scandalosamente crudeli, i loro metodi erano anche illegali e, nonostante le loro minacce di una condanna a 28 anni di prigione, alla fine di questo episodio la Lewinsky esce dalla stanza d'albergo e l'FBI non può effettivamente fare nulla per fermarla.
Uno dei problemi di coloro che sono stati abusati dal Movimento dei Focolari è che, all'epoca e forse anche adesso, non si rendevano conto di essere stati abusati e non sono in grado di valutare il trattamento crudele e, in alcuni casi, i crimini che sono stati loro inflitti. Guardando la sequenza di Monica Lewinsky e l'FBI - una giovane ragazza indifesa e piuttosto ingenua intrappolata da un gruppo di uomini addestrati ad essere duri e crudeli e anche abili bugiardi - mi sono ricordato di un episodio accaduto ad un membro del Movimento dei Focolari che era molto più crudele, più disumano e degradante, e inoltre era in grave disobbedienza alle leggi della Chiesa e probabilmente alla legge civile.
Cresciuto all'interno del Movimento Gen nel suo paese centroamericano, "Carlos", anche lui ventenne, stava frequentando la Scuola di Loppiano per diventare focolarino consacrato. In una discussione di routine con l'allora direttore della Scuola, a 'Carlos' capitò di accennare al fatto che, da adolescente, aveva avuto esperienze omosessuali anche se ora, come richiesto dal movimento, conduceva una vita celibe.
Con suo grande stupore, fu inviato al Centro del Movimento dei Focolari a Roma dove si trovò in qualcosa di simile ad un "processo-spettacolo" sovietico, di fronte ad un ‘tribunale di canguri’ di cinque leader del movimento che lo sottoposero ad un interrogatorio sulle sue intime sensazioni sessuali - "Hai toccato altri membri?...Ti sei toccato?...Quali sono le tue fantasie sessuali?” I loro interrogatori includevano persino domande stupefacenti, quasi perverse, come "Hai fantasie sessuali su Gesù?
È quasi impossibile immaginare quanto scioccato, terrorizzato e impotente deve essersi sentito "Carlos" per essere caduto in un'imboscata, impreparato e senza alcun tipo di sostegno. Quasi chiunque - cattolico o no - sarebbe d'accordo che una tale procedura è stata senza cuore e invasiva, molto peggio dell'attacco dell'FBI a Monica Lewinsky. Ma dal punto di vista della Chiesa cattolica è stato anche un estremo e grave crimine contro almeno due articoli del diritto canonico che salvaguardano la cura pastorale dell'individuo.
Il primo di questi - che vale sia per il colloquio iniziale a Loppiano che per il successivo interrogatorio - è stato richiamato da papa Francesco in un discorso fatto ai dirigenti dei Focolari il 6 febbraio 2021, quando ha rimproverato ai Focolari una serie di gravissimi errori nei loro metodi. [1] Mi riferisco a "commistione tra il foro interno e il foro esterno". Questo significa combinare una cura pastorale molto personale, come quella che si potrebbe ricevere in confessione o con un direttore spirituale - cioè il foro interno - con il tipo di dialogo che si potrebbe avere con un leader dell'organizzazione - cioè il foro esterno. Questo è stato vietato dal diritto canonico della Chiesa cattolica per oltre cento anni, al fine di evitare abusi di potere. Inoltre, l'interrogatorio a cui è stato sottoposto "Carlos" è stato un crimine particolarmente estremo contro questo aspetto del diritto canonico, oltre ad essere una grave trasgressione dei diritti umani.
Ma anche un altro punto importante del diritto canonico è stato violato, in particolare nel caso dell'interrogatorio a 5. Il diritto canonico proibisce la "manifestazione forzata della coscienza", cioè costringere una persona a rivelare il tipo di dettagli intimi che normalmente rivelerebbe solo sotto il sigillo della confessione - o anche il tipo di riservatezza che uno psicologo o un consulente secolare offrirebbe. I membri di questo "tribunale" potevano usare le informazioni che avevano ottenuto con la forza da "Carlos" senza alcun tipo di sigillo - e, come vedremo, lo fecero.
Dal punto di vista della Chiesa, questo incidente fu un grave abuso di cura pastorale in flagrante disobbedienza all'insegnamento della Chiesa. Ma guardandolo da un punto di vista civile, non potrebbe anche essere visto come un esempio particolarmente selvaggio di un crimine d'odio in cui un membro della comunità LGBTQ viene degradato in una situazione in cui non ha alcun ricorso alla preparazione o all'assistenza come avrebbe in un tribunale civile o persino in un tribunale ecclesiastico? Non c'è da stupirsi che attraverso la sua rivista italiana Città Nuova il Movimento dei Focolari sia un rabbioso oppositore della "ddl Zan", un recente tentativo di approvare una legge in Italia contro i crimini d'odio anti-LGBTQ.
Dopo il “processo-spettacolo”, “Carlos” è stato rimandato a Loppiano e qui è iniziata un'altra sequenza di trattamenti orribilmente inumani. Era tenuto sotto stretta sorveglianza dai suoi superiori che controllavano tutti quelli con cui parlava, i suoi amici, il suo gruppo di studio. Gli fu ordinato di andare a letto dopo tutti gli altri nella sua comunità tutti maschi "per evitare le tentazioni" e di alzarsi prima degli altri in modo da poter fare la doccia da solo. Mentre era a letto, doveva dormire con le braccia fuori dalle coperte - anche in inverno - in modo da non essere tentato di 'toccarsi'. Fu incoraggiato a fare più esercizio fisico per allontanare la tentazione - ma in pantaloni lunghi, non in pantaloncini. Era costretto a fare un'ora di penitenza ogni giorno, pregando per la sua "conversione".
Anche se “Carlos” aveva precedentemente lavorato con i bambini in visita a Loppiano, ora gli fu proibito di farlo e fu mandato a lavorare nelle cucine. Anche se inizialmente doveva passare le vacanze estive con un gruppo di altri focolarini al mare, all'ultimo momento il suo superiore gli disse che doveva andare "in montagna" da solo "perché in spiaggia la gente avrebbe indossato i costumi da bagno e sarei stato esposto al diavolo". Bisogna ricordare che tutto questo era dovuto al fatto che aveva menzionato il suo orientamento in quello che avrebbe dovuto essere un incontro privato totalmente confidenziale con un leader del Movimento dei Focolari, non perché avesse commesso qualche errore.
“Carlos” è stato convocato per una consultazione finale a Roma, dove i 5 dirigenti dei Focolari che lo avevano interrogato hanno consegnato le loro conclusioni: era effettivamente omosessuale e quindi non adatto a diventare un membro consacrato del movimento. [2] Doveva essere rimandato a casa entro due o tre giorni. Attraverso una telefonata ad amici nel suo paese, “Carlos” viene a sapere che la sua famiglia e i colleghi dei Focolari sono già stati informati dei motivi del suo ritorno. Scopre che sarà escluso dalle attività del movimento e sa che dovrà affrontare il rifiuto della sua famiglia a causa della sua omosessualità.
Ansiosi che la sua partenza precipitosa non fosse un trauma troppo grande per i suoi compagni di classe - i sentimenti di “Carlos” non c’entravano - i suoi superiori a Loppiano inventarono un'elaborata bugia secondo cui sarebbe tornato a casa perché sua madre era gravemente malata. Questo sotterfugio fu aggravato da una piccola predica ai novizi focolarini sul dovere di un cristiano verso i suoi genitori. “Carlos” è costretto ad assecondare l'inganno anche quando, vedendo l'angoscia del giovane, i suoi ignari compagni di classe lo promettono le loro preghiere per la guarigione della madre e lo rassicurano che presto starà bene e lui potrà tornare a completare il suo corso.
All'aeroporto, gli è stato presentato un biglietto di sola andata e 100 dollari in contanti. Fortunatamente, “Carlos” è stato in grado di interrompere il suo viaggio poiché la rotta passava per gli Stati Uniti. Ha contattato amici compensivi e più tardi ha chiesto con successo asilo negli Stati Uniti. Questo e stato concesso per motivi di "persecuzione religiosa" da parte del Movimento dei Focolari. Ho una copia che “Carlos” mi ha inviato del sostanzioso dossier in cui ha presentato il suo caso per l'asilo, con l'aiuto di avvocati, che contiene una serie di estratti dal mio libro The Pope's Armada, oltre a un resoconto completo da cui sono tratti i dettagli di cui sopra. “Carlos” ha ottenuto grande successo in un mestiere di spicco nella sua nuova vita in America.
Valutando il trattamento riservato dai Focolari a "Carlos" dal punto di vista civile - le restrizioni imposte, la natura inutile e umiliante di queste restrizioni, il livello di degradazione, l'isolamento, le menzogne che gli sono state raccontate e con le quali è stato costretto a collaborare, la rivelazione del suo orientamento sessuale ai suoi genitori e amici a casa, per non parlare dell'odio verso una persona LGBTQ - a me pare che rientra nel termine usato nel diritto civile di "una punizione crudele e insolita". Questo termine era originariamente usato nella legge britannica, poi in quella americana ed è sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell'ONU.
Nel giudicare l'abuso di potere nel Movimento dei Focolari, quindi, è necessario reinterpretare tali eventi da una nuova prospettiva, classificandoli nei termini delle leggi della Chiesa - che probabilmente sono sconosciute a molti, compresi i membri del movimento - e del diritto civile. Ci possono essere molte ragioni che possono impedire alle vittime di tali abusi nel Movimento dei Focolari di prenderne coscienza e di chiamarli col proprio nome, e queste ragioni saranno discusse in questo blog.
Tuttavia, come gruppo e con l'aiuto di esperti legali, questi abusi devono essere nominati e resi pubblici. Questo è un grande lavoro ma essenziale che va fatto per il bene di quelli gia abusati, in modo che possano avere giustizia, ma anche per tutti quelli che subiscono tale abuso ora o potrebbero subirlo in futuro.
Nel caso di “Carlos” descritto sopra, per esempio, tutti coloro che hanno preso parte a questo vergognoso incidente - incluso il leader di Loppiano che ha fatto la denuncia, i cinque leader dell'interrogatorio e tutti gli altri a qualsiasi livello la cui autorità o intervento è stato coinvolto - devono essere pubblicamente nominati, devono ammettere con piena conoscenza che le loro azioni hanno violato il diritto canonico della Chiesa ed eventualmente le leggi civili sugli abusi e che erano disumani, devono chiedere perdono alla loro vittima e qualche tipo di compensazione finanziaria deve essere fatta dal movimento - anche se nulla può essere fatto per riparare il dolore che è stato causato. Questo non è stato un'eccezione, perche si vede chiaramente i tratti di un processo e di un sistema, e chissà quante volte e stato ripetuto con persone LGBTQ o anche in altri casi. Tutti gli altri esempi di questo tipo nel Movimento dei Focolari dovrebbero essere indagati indipendentemente e portati alla luce.
Le numerose testimonianze contenute nel nuovo libro del giornalista investigativo Ferruccio Pinotti, La Setta Divina (ed. Piemme), pubblicato in Italia il 9 novembre 2021, presentano esempi di trattamenti illegali sia dal punto di vista ecclesiastico che civile, tra cui condizioni di lavoro illegali, metodi di proselitismo che potrebbero essere interpretati come rapimento, tentativi di costringere le persone a matrimoni combinati, il fatto o il tentativo di sottoporre le persone a trattamenti cosiddetti ‘medici’ pericolosi e numerosi altri esempi vari.
Se avete subito abusi di qualsiasi tipo nel Movimento dei Focolari, sentitevi sicuri e liberi di condividerli su questo sito o di porre qualsiasi domanda. Bisogna agire contro l’abuso nel Movimento dei Focolari.
[2] Qui si trova un interessante contrasto tra l’omofobia del movimento ed il fatto che un gran numero almeno dei focolarini maschili sono di orientazione gay. Per chi ha letto Sodoma di Frédéric Martel, questo non sarà una grande sorpresa. Questo libro spartiacque fa vedere sotto “Santo” Giovanni Paolo II e Benedetto XVI un Vaticano omosessuale ma di nascosto (in the closet) che lottava fanaticamente contro la comunita LGBTQ. Tra i focolarini esiste qualcosa di simile e scriverò tra poco un post su questo soggetto.
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