Friday, 24 November 2023

Shakespeare (in AMLETO) spiega 'l'Uomo Vecchio' dei Focolarini


Fede (Giorgio Marchetti) e Chiara Lubich: esperti di Tutto


Quando ho conosciuto il Movimento dei Focolari, nel 1967, avevo 17 anni e ambizioni molto chiare: diventare scrittore e regista di film.  Avevo già scritto due romanzi per ragazzi di 70.000 parole ciascuno e realizzato film con l'attrezzatura standard 8, che all'epoca era difficile usare e molto costosa, a differenza di oggi con tuitte le possibilita audiovisivi digitali.  Avevo vinto diversi concorsi di scrittura, tra cui, a 16 anni, il primo premio di un viaggio di due settimane a Roma in un concorso internazionale di saggistica.


All'inizio, nel mio entusiasmo di diventare focolarino e continuare a seguire le mie ambizioni creative all'interno del movimento dei Focolari, non mi ero reso conto (anche perche era nascosto) che i membri interni dei Focolari sono laici solo in apparenza.  In realtà, devono rinunciare a tutte le ambizioni e ai talenti personali come "attaccamenti" e diventare invece disponibili come vasi da utilizzare per il movimento, in particolare per promuovere le ambizioni della fondatrice Chiara Lubich - la maggior parte delle quali, a mio avviso, rasentano la megalomania.   Nel giro di pochi mesi, sono stato travolto dal "love-bombing" a cui sono stata sottoposta e non solo ho accantonato le mie ambizioni aristiche, ma ho distrutto i romanzi su cui avevo passato mesi a sgobbare, con una disciplina notevole per un'adolescente, e che mia madre aveva trascorso lunghe ore dopo il lavoro a battere a macchina per inviarli alle case editrici. 


Durante i nove anni che ero focolarino, senza comprenderlo appieno, mi resi conto che la meta del movimento verso l'intelligenza, la cultura e la creatività era la censura (per l'intelligenza, piuttosto l'eliminazione totale).  Ricordo un esempio particolarmente eclatante quando seguivo il corso biennale di formazione a Loppiano, in Toscana (ora lo ricordo come il mio "inferno toscano").  Era in visita uno dei primi focolarini, Giorgio Marchetti, ma ribattezzato da Chiara Lubich "Fede", allora capo di tutti i focolarini maschi del mondo. Nel corso di una conversazione casuale con un piccolo gruppo di noi, proclamò solennemente: "Shakespeare era un grande esperto del 'Uomo Vecchio' ".  Il termine "Uomo Vecchio", mutuato da San Paolo, era una frase molto usata nei Focolari per descrivere gli aspetti peggiori dell'umanità o di un individuo.  Il riferimento a Shakespeare era ovviamente denigratorio, suggerendo che la sua opera era di scarso valore perché conosceva solo il lato peggiore dell'umanità.  Puo darsi che 'Fede' ha fatto il commento a posta come una frecciata contro di me, dato che ero l'unico inglese presente. All'epoca non mi scandalizzai più di tanto, perché era consuetudine per i pezzi grossi del movimento rifiutare praticamente tutto ciò che si trovava nel "mondo", cioè al di fuori del movimento.  Il termine "mondo" e persino "umano" avevano un senso negativo nel linguaggio 'focolarese'.  


 Qualche giorno fa mi sono imbattuto in un brano, riferito alla versione cinematografica del 1964 dell'Amleto di Shakespeare, che individuava nella "scena del flauto" uno dei maggiori successi del grande regista Grigori Kozintsev.  Il film è certamente nella mia personale 'top five' dei film di tutti i tempi. Rivedendo la scena, mi sono reso conto che "Fede" aveva in parte ragione, almeno nel senso che Shakespeare "era un grande esperto del "Uomo Vecchio"" del Movimento dei Focolari e dei focolarini.  Potete trovare la scena in glorioso 4K widescreen bianco e nero su Youtube qui: https://www.youtube.com/watch?v=OzN1isLYc_A&t=4181s 


Ecco il testo della "scena del flauto": 

 


AMLETO.
Volete suonare con questo flauto?
GUILDENSTERN.
Signore, non posso.
AMLETO.
Ve ne prego.
GUILDENSTERN.
Credetemi, non posso.
AMLETO.
Ve ne supplico.
GUILDENSTERN.
Non so suonare, signore
AMLETO.
La é cosa facile come il mentire; mettete le dita su questi fori, soffiate colla bocca, e ne avrete un’eccellente armonia. Guardate, queste sono le chiavi.
GUILDENSTERN.
Ma io non posso far render loro alcuna armonia, non ho l’abilita da ciò.
AMLETO.
Ebbene, guardate quale cosa indegna voi fate di me. Voi vorreste suonare su di me, vorreste far vista di conoscere le mie chiavi; vorreste strapparmi dal cuore un segreto: vorreste ch’io esalassi tutti suoni dal più acuto al più grave; e vi è molta musica, una voce eccellente in questo piccolo organo, e nullameno non potete suonarlo. Ora perché credete che sia più facile suonar me che questo flauto? Datemi il nome dello strumento che vorrete: sebbene possiate premer le mie corde, non potrete trarre alcun suono da me. 

Innokenty Smoktunovsky (Amleto) and Anastasiya Vertinskaya (Ofelia) nel film Amleto (1964) di Grigori Kozintsev

Per il pubblico russo del 1964, il film di Kozintsev dell'Amleto di Shakespeare, probabilmente la più grande versione cinematografica di tutti i tempi su un'opera di Shakespeare, deve aver avuto un impatto colossale, ricco di sottintesi [subtext]Fortunatamente, le autorità dell'URSS - come di solito accade per i censori - erano troppo stupide per cogliere questi sottintesi, ma il pubblico sovietico non lo eraFin dall'inizio del film, Elsinore viene mostrata come una prigione, la cui grande saracinesca cade alle spalle di Amleto quando vi entra poco dopo i titoli di testaIl pubblico conosceva, ad esempio, i tormenti subiti dal compositore della monumentale colonna sonora del film, Dimitri Shostakovitch, e dal traduttore del testo, Boris Pasternak, sotto le autorità sovieticheQuanto era importante questa scena per loro: le potenze sovietiche avevano tentato di "suonarli" proprio come Amleto crede di essere 'suonato' in questa scena. In un senso o un altro, tutta la popolazione veniva 'suonata'. Vale la pena analizzare con attenzione l'ultimo discorso di Amleto: la frase "vorresti/strappare/il cuore del mio mistero" è devastante e così vera per chi l'ha vissuta - chissà gli echi che deve aver suscitato nei cuori di Shostakovitch e Pasternak.'.


Ma quanto è importante questa scena anche per tutti coloro che sono stati membri interni del movimento dei Focolari.  Non lo riconosciamo? Non siamo stati anche noi suonati? Costretti a fare lavori che non avevamo scelto e che servivano alle esigenze del movimentoCostretti a sposarsi contro la nostra volontà con quaklcuno/a col quale non eravmo inamoratiCostretti persino a "convertirci" dalla nostra sessualità naturale, data da Dio?  A me hanno cercato di fare tutti e tre: vedendo le mie capacita come scrittore, mi hanno fatto direttore della rivista focolarina New City nel Regno Unito; volevano 'convertirmi' dalla mia sessualita naturale di uomo gay e organizzare un matrimonio combinato eterosessuale con chissa chi. Grazie a Dio, sono riuscito a scappare, e eventualmente costruire una vita felice da uomo gay, riuscire come regista di film e scrittore di professione (kalamos.org) Quindi, dopo tutto, "Fede" aveva ragione - almeno in questo caso di 'suonare le persone'Shakespeare conosceva bene almeno una forma di "Uomo Vecchio", una delle tante forme praticate dal movimento dei Focolari: il tentativo di "suonare" le persone come se fossero uno strumento da usare per i poteri megalomani del movimento.  Per fortuna, non sempre riuscivano.






Friday, 13 October 2023

Major Abuse in the Catholic Church Acknowledged by Pope Francis but Ignored by the Synod on Synodality

Focolare President Margaret Karram, member of the Synod on Synodality,
explains the role of women in the Church
and discovers 'human' friendship


Former members of Focolare - the largest movement in the Catholic Church - who experienced systemic abuse in that organisation are shocked and saddened that, not only has their Document on this abuse submitted to the Synod on Synodality in 2022, during the consultation with the laity, been sidelined, but members of Focolare are being feted by the Vatican as leading lights in the Catholic Church's quest for synodality.   The Document, complied by OREF - ORganisation Ex-Focolare,* includes first-person testimonies of cult-like abuses such as sexual abuse of minors and vulnerable adults; thought control; personality cult of the foundress, Chiara Lubich; hidden teachings based on her 'visions'; modern slavery;  arranged marriages; experimental 'cures' for homosexuality; and a system of spiritual control of members which, for almost 80 years, broke two of the most important laws of the Catholic Church designed to protect church members.  

A leading Italian journalist and author, Federico Tulli, who has written extensively on sexual abuse by Catholic clergy, found the Document so powerful that he asked OREF if he could publish it in full as a chapter in his recent book, La Chiesa Violenta (The Violent Church), (Ed. Left, 2022)

This form of systemic abuse in Catholic movements has been a major concern of Pope Francis, who sternly admonished the leaders of the Focolare movement at a private audience in the Vatican 6 February 2021 (https://international.la-croix.com/news/religion/pope-francis-gently-takes-to-task-another-new-ecclesial-movement/13830), warning them to avoid 'self-referentiality, which is a sin' and 'which always leads to defending the institution to the detriment of individuals, and which can also lead to justifying or covering up forms of abuse. With great sorrow, we have seen and discovered this in recent years.'  He has criticised a number of other Catholic organisations of similar abuses and in some cases the Vatican has sent in an Apostolic Visitor to investgate further.  In the case of Opus Dei, Pope Francis has recently taken several dramatic measures to limit their power.

Apart from signatures on postal delivery of their Document to the Vatican Synod office and acknowledgements of its email delivery, OREF has had no response from the Synod organisers.  Even more distressing, is the fact that Margaret Karram, the current President of Focolare and chosen as a lay member of the Synod, has been given extensive coverage by the official Vatican News service.  'Having the information they do, this tactic of the Synod organisers is heartless, and to the victims appears as deliberate cruelty, an insult,' comments Gordon Urquhart, a former full-time member of Focolare and, the author of The Pope's Armada, (Bantam Books, UK, 1995), to date the only book based on primary sources which investigates Focolare and similar cult-like Catholic movements.  '"Is it because the Focolare movement has powerful protectors in the Vatican, or because many focolarine are employed in Vaican offices, including the press office?" asks Urquhart. 'Unfortunately, the workings of the Vatican are as labyrinthine as ever and, unless you can take advantage of the Italian culture of 'secret contacts', it's impossible to reach the Pope. Although it is clear that some information has filtered through to him, I think he would be astonished if he were to read this Document and would take immediate action.  What's the point of the Synod if it pays attention to some aspects of abuse and ignores others which are equally horrific?' 

A Vatican News article 20 September 2023, New book on synodality presents Church leaders' insights in the wake of Vatican II, includes a section on Margaret Karram's contribution to the book, quoting her views on the role of women in the Church: 'With Pope Francis there has been an acceleration of the female presence in the Church... reiterating that it is “not a question of roles or equality, but of creating spaces in which women can best make their specific contribution, having in Mary the inspiration from which to learn...women know how to love and suffer more than men” '  

'To me, she is reciting the views of Focolare foundress Chiara Lubich,' says Urquhart.  'Lubich was obsessed with gender roles, what she called in her movement 'the distinction', the total separation of men and women, and was appalled by the idea of women priests.  I don't think Margaret Karram's remarks are a true reflection of the kind of acknowledgement that most women would like to see from the Church. And is the role of women in the Church "to suffer"?'

3 October, Vatican News published another long interview with Margaret Karram, this time a whole article, about the pre-Synod retreat in which she had taken part.  Here she appears to be astounded by the importance of 'human friendship', observing that, 'Jesus himself called his disciples friends.  I think that this dimension still has to be totally discovered by the Church.'  'This might be true for her,' says Urquhart, 'as personal friendships are discouraged between internal members of the Focolare movement.  But I hardly think it's the case for most people in the Church. What Karram's comment does show is that Focolare has nothing to offer on the subject of synodality and its members should not be wheeled out by the Vatican as experts.  In reality, the foundress demanded blind obedience from members, stating that, if asked, they should be prepared to 'plant cabbages upside down' - in other words perform nonsensical actions.  On one occasion, she dumped one of her followers on the hard-shoulder of a motorway because she had not asked Lubich for permission to change her hairstyle.  This is hardly synodality.'

Clearly the Synod organisers should have done more research on the people it has chosen as lay members of the Synod - Margaret Karram is hardly representative of the typical Catholic laywoman.  But even more vital than that, following more than twenty years of catastrophic complaints against Church leaders, which have turned the Church upside down and are one of the major triggers of this Synod, it is shocking that they can still ignore the abused. As Gordon Urquhart comments: "It is clear that, in spite of OREF's Document submitted to the Synod, the focolarini hold power in the Church rather than their victims. Or, as Pope Francis rebuked the focolarini a couple of years ago, the organisers of the Synod are, in this case, 'defending  the institution to the detriment of individuals'."

*An international group, founded in 2022 by ex-members of the Focolare movement. 

file:///home/chronos/u-4ba12cf824d45c8f4a717b353f5148204311c47c/MyFiles/Downloads/original%20document%20for%20synod%20en.docx.pdf










Abuso sistemico in movimenti cattoilci riconosciuto dal Papa ma respinto dal Sinodo sulla Sinodalita


Margaret Karram, Presidente del Movimento dei Focolari
spiega il ruolo della donna nella Chiesa
e scopre l'amicizia "umana"

Gli ex membri del movimento dei Focolari - il più grande movimento nella Chiesa cattolica - che hanno subito abusi sistemici in quell'organizzazione sono scioccati e rattristati dal fatto che non solo il loro documento su questi abusi, presentato al Sinodo sulla sinodalità in 2022, sia stato messo da parte, ma che i membri dei Focolari siano stati acclamati dal Vaticano come protagonisti della ricerca della sinodalità nella Chiesa cattolica.   Il documento, redatto dall'OREF - Organizzazione Ex-Focolare,* include testimonianze in prima persona di abusi di tipo settario, come abusi sessuali su minori e adulti vulnerabili; controllo del pensiero; culto della personalità della fondatrice Chiara Lubich; insegnamenti nascosti basati sulle sue "visioni"; schiavitù moderna; matrimoni combinati; "cure" sperimentali per l'omosessualità; e un sistema di controllo spirituale dei membri che, per quasi 80 anni, ha infranto due delle più importanti leggi canoniche della Chiesa cattolica volte a proteggere i membri della Chiesa.  

Il giornalista e scrittore italiano, Federico Tulli, che ha scritto molto sugli abusi sessuali da parte del clero cattolico, ha trovato il Documento così potente che ha chiesto all'OREF di poterlo pubblicare integralmente come capitolo del suo recente libro, La Chiesa Violenta, (Ed. Left, 2022)

Questa forma di abuso sistemico nei movimenti cattolici è stata una delle principali preoccupazioni di Papa Francesco, che ha ammonito severamente i leader del movimento dei Focolari durante un'udienza privata in Vaticano il 6 febbraio 2021 (https://international.la-croix.com/news/religion/pope-francis-gently-takes-to-task-another-new-ecclesial-movement/13830), intimando loro di evitare "l'autoreferenzialita che è un peccato" e "che induce a difendere sempre l'istituzione a scapito delle persone, e che puo portare anche a giustificare o coprire forme di abuso. Con tanto dolore l'abbiamo visto e scoperto in questi ultimi anni". Il Papa ha criticato una serie di altre organizzazioni cattoliche per abusi simili e in alcuni casi il Vaticano ha inviato un Visitatore Apostolico per indagare ulteriormente.  Nel caso dell'Opus Dei, Papa Francesco ha recentemente fatto cambiamenti drastiche per limitare il loro potere.

A parte le firme per la consegna postale del Documento all'ufficio del Sinodo vaticano e le conferme dell'invio via e-mail, l'OREF non ha avuto alcuna risposta dagli organizzatori del Sinodo.  Dato la serieta dei contenuti, e diffcile sapere perche. Ma ancora più preoccupante per i membri di OREF è il fatto che Margaret Karram, attuale presidente del movimento dei Focolari, scelta come membro laico del Sinodo, abbia ricevuto un'ampia copertura da parte del servizio di informazione ufficiale del Vaticano.  "Dato le informazioni che hanno, questa tattica degli organizzatori del Sinodo appare insensibile per le vittime, perfino come una crudeltà intenzionale, un insulto", commenta Gordon Urquhart, ex-focolarino membro e autore di Le armate del Papa (Ponte alle grazie, 1996), a tutt'oggi l'unico libro basato su fonti primarie che indaga sui Focolari e su movimenti cattolici che adoperano metodi settari.  "E perche i focolari abbiano prottertori potenti in Vaticano, o perche molte focolarine sono impiegate negli uffici Vaicani, compreso l'ufficio di stampa?" chiede Urquhart. "Purtroppo i meccanismi del Vaticano sono labirintici come sempre e, a meno che non si riesca a sfruttare la cultura italiana dei "contatti segreti", è impossibile raggiungere il Papa. Anche se è chiaro che alcune informazioni sono filtrate fino a lui, credo che sarebbe stupito se leggesse questo Documento e prenderebbe immediatamente provvedimenti.  Che senso ha il Sinodo se presta attenzione ad alcuni aspetti dell'abuso e ne ignora altri, altrettanto orribili?". 

Un articolo di Vatican News del 20 settembre 2023, In un libro la sinodalita nelle voci dei protagonisti del post Concilio, include una sezione sul contributo di Margaret Karram al libro, citando le sue opinioni sul ruolo delle donne nella Chiesa: " Con Papa Con Papa Francesco c'è stata un'accelerazione della presenza femminile nella Chiesa.... ribadendo che "non si tratta di ruoli o di uguaglianza, ma di creare spazi in cui le donne possano dare al meglio il loro contributo specifico, avendo in Maria l'ispirazione da cui imparare... le donne sanno amare e soffrire più degli uomini"".  

"Per me, sta recitando il punto di vista della fondatrice dei Focolari Chiara Lubich", dice Urquhart.  "Era ossessionata dai ruoli di genere, da quella che nel suo movimento chiamava "la distinzione", la totale separazione tra uomini e donne, ed era inorridita dall'idea di donne sacerdote.  Non credo che le osservazioni di Margaret Karram riflettano fedelmente il tipo di riconoscimento che la maggior parte delle donne vorrebbe vedere da parte della Chiesa. E il ruolo delle donne nella Chiesa è quello di "soffrire"?".

Il 3 ottobre, Vatican News ha pubblicato un'altra lunga intervista a Margaret Karram, questa volta un intero articolo, sul ritiro pre-sinodale a quale ha partecipato.  Qui sembra essere stupita dall'importanza dell'"amicizia umana", osservando che "Gesù stesso ha chiamato i suoi discepoli "amici".  Penso che questa dimensione debba ancora essere totalmente scoperta dalla Chiesa".  "Questo potrebbe essere vero per lei", dice Urquhart, "dato che le amicizie personali sono scoraggiate fra i membri interni del movimento dei Focolari.  Ma non credo che sia così per la maggior parte della Chiesa. E cos'e precisamente la differenza fra "amicizie umani" e "amicizia divina" di cui parla Karram? Seconodo me, fa parte della mitologia focolarina. Ed e importante sapere che perfino la parola "umana" abbia un senso peggiorativo per i focolarini. Quello che il commento di Karram dimostra è che il movimento dei Focolari ha poco da offrire sul tema della sinodalità e i suoi membri non dovrebbero essere tirati fuori dal Vaticano come esperti.  In realtà, la fondatrice pretendeva dai membri un'obbedienza cieca, affermando che, se richiesti, dovevano essere pronti a "piantare cavoli a testa in giù", in altre parole a compiere azioni insensate.  In un'occasione, scaricò una delle sue seguaci sull'asfalto di un'autostrada perché non aveva chiesto alla Lubich il permesso di cambiare acconciatura.  Questa non è certo sinodalità".

È chiaro che gli organizzatori del Sinodo avrebbero dovuto fare più ricerche sulle persone scelte come membri laici del Sinodo - Margaret Karram non è certo rappresentativa della tipica donna laica cattolica.  Ma ancora più scioccante, dopo più di vent'anni di denunce catastrofiche contro gli abusatori nella Chiesa, gli organizzatrori del Sinodo sulla Sinodalita possano ancora ignorare gli abusati. Dice Gordon Urquhart: "E chiaro che, nonostante tutto, i focolarini tengono potere nella Chiesa piuttosto che le loro viitime. O, come Papa Francesco ha rimproverato i focolarini stessi un paio di anni fa, 'l'istituzione a scapito delle persone' ".

*Un gruppo internazionale, fondato nel 2022 da ex membri interni del movimento dei Focolari.