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L'Enfer, Alberto Zardo |
Crocefisione Eterna? Ma la crocefessione non era una volta per sempre mentre la Risurrezione e eterna? Secondo la teologia di Chiara Lubich, invece, che da alcuni/e dei suoi seguaci piu fanatici, compreso vescovi, cardinali e teologi, dovrebbe essere dichiarata Dottore della Chiesa, la risposta e "No!"
Il piu famoso descrizione dell'Inferno e sicuramente quello di Dante nel suo Divina Comedia (la seconda sarebbe probabilmente quello di Milton nel Paradiso Perduto): cosi descrive il Diavolo:
“Lo ’mperador del doloroso regno
da mezzo ’l petto uscia fuor de la ghiaccia;
e più con un gigante io mi convegno,
che i giganti non fan con le sue braccia:
vedi oggimai quant’esser dee quel tutto
ch’a così fatta parte si confaccia.
S’el fu sì bel com’elli è ora brutto…”
(Dante Alighieri, La Divina Commedia: Inferno Canto XXXIV 28-34)
Perciò, secondo Dante, Satana e un gigante ghiacciato, prigioniero eterno al punto piu basso dell'Inferno. Ma, aspetta un attimo: nelle sue 'visioni' conosciute come 'Paradiso di '49' la sedicente visionaria Chiara Lubich pretende di aver visto nel suo 'Inferno', non Satana ma Cristo Crocefisso, anche Lui come un gigante ghiacciato e immobilizato per tutta l'eternita:
“Al di qua del Paradiso rimarrà l’Inferno. Un grande G.A. (Gesu Abbandonato) sospeso e morto e vuoto e freddo e duro. Rimarrà come la materia senza la vita (…) anche G.A. fattosi Inferno per donare a noi il Paradiso si credette in quel momento senza scopo nella vita e nella morte, illuso, fallito”. (…) (p.18)
“Tra paradiso e inferno si sarà perfetta unità e ciò per mezzo di Gesù Abbandonato. Egli fatto peccato fu fatto nulla. In Lui il nulla è tanto unito al tutto: Dio (…) cioè il nulla diventa tutto: Gesù Abbandonato è Dio, Gesù peccato è Dio, Gesù nulla è Dio, Gesù Inferno è Dio. Dunque il Padre dovunque vede un nulla vede G:A: cioè vede sé stesso: Dio e quindi dovunque vede Paradiso (p.20)
Se noi vediamo l’Inferno con l’occhio di Dio non lo vediamo. Dio non può vedere il non essere, o meglio lo vede nella sua nullità, nel suo vero essere di non essere. Egli, Iddio, vede laggiù Gesù Abbandonato e cioè Gesù-Peccato o Gesù-Inferno. Ma Gesù Abbandonato è sempre Dio. Per cui Dio all’inferno vede sé stesso, il Verbo. Vede il Paradiso per cui è tutto Paradiso...
Ecco fatta l’unità dell’Aldilà: Tutto Dio, tutto Paradiso, tutto Gesù. E l’inferno sarà per Iddio (senti che bello!) il perenne grido di Gesù Abbandonato, sarà eternizzato il grido di Abbandonato. E cioè per Iddio l’Inferno sarà il più grande amore; l’amore degli amori, Gesù l’unità, Dio, il cantico nuovo”. (p.41)
Da 107 pagine del 1974 "Commenti di Chiara Lubich alle sue pagine del Paradiso 49" per i CapiZona europei
Per decenni, il testo del 'Paradiso di '49' e stato tenuto segreto perche si temeva che la Chiesa avrebbe bocciato il movimento a causa di queste affermazioni (e tante altre). Oggi sembra che i focolarini non vogliono fare altro che sbandierarle al mondo intero. Anche se nelle prospettive della Chiesa cattolica, le 'visioni' di Lubich sono rivelazioni private che non hanno nessuno pregio di essere creduti dai fedeli cattolici - e neanche dai focolarini stessi - dentro il movimento sono praticamente sacra scrittura.
Dopo la morte della Lubich, le sue visioni sono state promosse con sempre più forza dal Movimento dei Focolari, in un fiume di libri, articoli e video, culminati in una recente (febbraio 2021) affermazione del neo ri-eletto co-presidente Jesus Moran che le rivelazioni di Chiara Lubich non sono rivelazioni private:
"Bisogna dire che Chiara ha sempre pensato e ci ha trasmesso... che questa esperienza mistica è l'essenza della mentalità di chiunque voglia essere fonte di unità oggi nella Chiesa e nella società - e anche di chi accetta il carisma del Movimento. Perciò l'esperienza di Chiara non è privata o particolare".
http://www.settimananews.it/ministeri-carismi/focolari-dopo-assemblea-gen
In questa messa in scena di Gesu Crocefisso eternamante nell'Inferno c'e una dottrina molto distante da quello che esiste nella scrittura e i Padri della Chiesa.
Bisogna ricordare che la Lubich era un tipo che chiamiamo in inglese 'glutton for punishment' (ghiottona di punizione), aveva un gusto per la sofferenza che non appare normale. Perfino Gesu ha pregato, 'Lascia che questo calice mi manchi.' Ma per Chiara Lubich, e piuttosto un caso di 'non ne ho mai abbastanza'; puo essere che questa nevrosi personale influenza le 'visioni'.
Il Credo include la frase 'discese agli inferi', ma questo e interpratato nel Nuovo Testamento e i Padri della Chiesa come un momento di passaggio, quando Gesu libera dall'Inferno le persone buone nate prima della Sua venuta. Ma come si riconcilia questa idea di un Cristo eternamente 'Peccato' e 'Inferno' con le parole di San Paolo: 'Cristo una volta risuiscitato dalla morte non puo piu morire. La morte non ha piu dominio su di lui. Attraverso la morte che ha subito, e morto al peccato, e la vita che vive, la vive in Dio' (Rom., 6: 9-11)?
Secondo un documento segreto del movimento, "Da questa interpretazione, nascerà, secondo Chiara, una nuova dottrina, una nuova teologia, una nuova filosofia." Di questo non c'e dubbio. Ma la domanda piu fondamentale e: questa nuova dottrina e ortodossa?