Monday 5 September 2022

'ROBA VECCHIA' - una lettera aperta a Fabio Ciardi da Gordon Urquhart



“Si chiamano a commentare quegli scritti [le ‘visioni’ di Chiara Lubich, conosciuti come ‘Paradiso di ‘49] autori di scarso livello – come teologi, non come persone! – che mostrano di non avere dimestichezza con i testi mistici. Si cita Gordon Urquhart (roba vecchia)...”

Fabio Ciardi Parlare di mistica senza competenza 

[recensione sul La setta divina, Ferruccio Pinotti, Piemme, 2021], https://fabiociardi.blogspot.com/2022/05/parlare-di-mistica-senza-competenza.html?m=1



Gentilissimo Professore Fabio Ciardi


Di solito, come autore, regista e giornalista, seguo la tradizione vecchia e buona di non rispondere mai alla critica - positiva o negativa.  E sempre meglio prendere una posizione spassionata, anche (ma non solo) perché non si sa mai i motivi dietro quelle critiche. Le assicuro che sono ben cosciente di quell'aspetto nelle critiche del mio lavoro.


Nel caso della sua recensione di La setta divina (suo blog 19 maggio 2022) pero’, c’e qualcosa di diverso, perche non sono tanto io come scrittore che lei critica in maniera accetabile,  ma, al mio parere, sta cercando di coprire accuse sempre più giustificate e dimostrabili contro il movimento dei Focolari e Chiara Lubich, quando,  con riferimento al mio contributo a quel libro, (intervista e testimonianza personale sui i miei nove anni nel movimento, cinque come focolarino celibe) pronuncia, ‘Gordon Urquhart (roba vecchia)’.  Usare un commento di tale banalità suggerisce che uno non vuole - o forse non può - difendersi o difendere l’obiettivo del discorso, cioè il movimento dei Focolari.   Non c'è molta differenza tra ‘roba vecchia’ e le critiche ad hominem che hanno usato i focolarini stessi per screditare il mio libro Le armate del Papa (Ponte alle Grazie, 1996);  non mi hanno mai accusato di sbagli di verità.  Ad esempio: ‘Non si puo credere quello che dice perché e divorziato (ordinato dai focolarini di sposarmi); ha visto uno psichiatra (mandato dai focolarini) ed e diventato omosessuale (ma Dio, nella sua sapienza,  mi ha creato cosi!).’  ‘Roba vecchia’ e critiche ad hominem sono gli argomenti di quelli che non hanno argomenti    


Devo chiedere, dato che lei è un accademico, cosa direbbe se una sua studentessa o studente usasse un argomento del genere per rifiutare il parere di un pensatore o uno scrittore ‘vecchia/o’?   Per esempio, Platone e ‘roba vecchia’?  Omero è 'roba vecchia’?  Dio ce ne scampi, Chiara Lubich e ‘roba vecchia’? Gesù stesso - e anche lui ‘roba vecchia’?   Se lei usasse questa categoria nell'insegnamento, tremerei per i suoi studenti!  E un modo molto meschino di cercare di vincere.  Il modo di ragionare di Socrate regna ancora nel mondo filosofico: consiste nel fare domande.  E la domanda che si dovrebbe fare non e ‘vecchio o nuovo?’.  La domanda che bisogna fare è questo:  'E vero o no?’  Poi ci vogliono le prove, l’evidenza.  Finora - dopo 27 anni - nessuno ha mostrato l’evidenza che quello che ho detto in  Le armate del Papa non è vero.


Se lei avesse fatto la dovuta ricerca, saprebbe che il mio lavoro sul movimento dei focolari, al contrario di essere ‘roba vecchia’ è continuato durante gli anni.  Da quando ho scritto Le armate del Papa mi arrivano continuamente testimonianze gravissime di abuso di tutti tipi subite nel movimento dei Focolari - tanto che, da quando ho scritto la prima versione del libro in inglese nel 1995, ora credo che gli abusi nel movimento dei Focolari sono molto peggiori di quello che pensavo allora.  Nel 2013, ho finito un corso di counselling, perché i casi di persone danneggiate dal movimento che chiedevano il mio aiuto erano così gravi che il buon senso non bastava per aiutarli.  Nel 2020, ho lanciato un nuovo blog -  popesarmada25.blogspot.com - per ripristinare ed aggiornare le idee di Le armate del Papa perché mi sono accorto che - in consulenza con esperti su sette e ex membri del movimento, molti usciti negli ultimi anni, che le idee del mio libro erano sempre più correnti - altroche ‘roba vecchia’.    


Allo stesso tempo ho visto, con una certa sorpresa, che  la mia analisi di ‘nuovi movimenti cattolici’ non e per niente ‘roba vecchia' per Papa Francesco, e il Vaticano che lui sta riformando.  In discorsi e documenti ha ripetuto in altre parole, o anche usando parole identiche, le idee chiave di Le armate del Papa.   Per esempio, nel suo discorso all’Assemblea Generale del Movimento di 6 febbraio 2021, parla, con riferimento a quello che  io ho chiamato 'personalità di culto’ della Lubich, del ‘dopo-Fondatrice’ e dice, ‘Ogni carisma e creativo, non e una statua di museo, no, e creativo…L’autocelebrazione non rende un buon servizio al carisma.’’  Su quello che io ho chiamato il lavoro principale del movimento - reclutamento - dice: ‘il Vangelo è destinato a tutti, ma non come proselitismo.’   Precisa questo concetto, e parla del bisogno di ‘evitare ogni autoreferenzialità, che è sempre un peccato, e una tentazione quella di guardarsi allo specchio. No, e brutto questo…Questo evitare ogni autoreferenzialità, che non viene mai dallo spirito buono, e quello che auspichiamo per tutta la Chiesa: guardarsi dal ripiegamento su se stessi, che induce a difendere sempre l’istituzione a scapito della persone, e che può portare anche a giustificare o coprire forme di abuso.  Con tanto dolore lo abbiamo vissuto, lo abbiamo scoperto in questi ultimi anni.  L'autoreferenzialità impedisce di vedere errori e mancanze, frena il cammino, ostacola una verifica aperta di procedimenti istituzionali e degli stili di governo.’  


Testimomianze sempre in crescita da tutte le parti del mondo danno esempi identici di varie forme di abuso nel movimento, costruendo un quadro di problemi non isolati, o colpa di  alcuni (il punto di vista che il movimento cerca di diffondere), ma problemi sistemici, proprio come abbiamo visto con la pedofilia nella Chiesa (anche se nel movimento dei focolari si tratta di una serie di abusi vari, pedofilia compreso). Negli anni novanta, l'allora Cardinal Ratzinger, insieme ai seguaci del suo amato Cl, negava furiosamente che esistesse - come suggeriva la teologia della liberazione -  ‘strutture di peccato’ cioè strutture dove il peccato era sistemico, ma, secondo lui, il peccato era soltanto la colpa del singolo.  Dal punto di vista sociologica, quest'idea si regge su un terreno molto traballante, ma una persona, anche colui che si definisce un illustre teologo, che nega che la Chiesa e una ‘struttura di peccato’ dopo l’esperienza degli ultimi vent’anni di scoperta di abuso sessuale di minori in tutto il mondo, si presenta sempicemente come un idiota. L'altro giorno ho visto su internet, un tipo del genere, uno del movimento, che ha proclamato, ‘l’abuso non può essere sistemico perché non è successo a me’! Ma scherziamo? Qui presento alcuni degli abusi più pericolosi e dannosi del  movimento dei Focolari, che ho analizzato 27 anni fa,  che sono indiscutibilmente sistemici e certamente non ‘roba vecchia’, o perché sono integrale ai metodi del movimento stabiliti della Lubich, o perché  sono fondamentali agli insegnamenti, anche, come tutto, prescritti dalla  fondatrice:


  1. Per ottant’anni, la pastorale (una parola piuttosto importante nella Chiesa fuori i focolari ma una parola che io non ho mai sentito nel movimento) e stato basato su un fondamento che infrange due punti della legge canonica, creando abusi catastrofici (abbiamo l'evidenza) nelle menti e anime di individui (anche se so che l'individuo non conta in un movimento dove ‘non c'è unità se le persone hanno ancora una personalità’ - Chiara Lubich, 1946).  Questi due punti sono: 1) distinzione tra foro interno e foro esterno; 2) manifestazione della coscienza forzata.  Questo sistema si basa sul concetto di Lubich  del ‘colloquio privato’, un’invasione della coscienza individuale illecito.  Incredibile che una persona con il suo potere, non abbia mai avuto una formazione pastorale come approvata dalla Chiesa.  Qui c'è una storia veramente spaventosa - che va indagata - di una specie di abuso spirituale coinvolgendo migliaia di persone.  Come Papa Francesco ha rimproverato il movimento: ‘[Bisogna osservare la] saggia distinzione tra foro esterno e foro interno che l’esperienza e la tradizione della Chiesa ci insegna essere indispensabile.  Infatti, la commistione tra ambito di governo e ambito della coscienza dà luogo agli abusi di potere e agli altri abusi dei quali siamo stati testimoni, quando si è scoperta la pentola di questi problemi brutti.’ (6 febbraio 2021)  Se lei vede il mio libro come ‘roba vecchia’, non è un grande complimento al Vaticano che ha solo scoperto questi problemi ora, 27 anni più tardi. E spaventoso che da quasi ottant’anni il lavoro pastorale del movimento va avanti completamente scatenato in una direzione contrario alle leggi della Chiesa.  Una cosa è certa - solamente i membri interni del movimento, cioè i membri celibi, hanno il minimo concetto del livello di abuso di cui il Papa parla, cioè quelli più coinvolti come oggetti o operatori di questi metodi.  Certamente, questo è un problema troppo fondamentale per essere risolto dentro il movimento stesso.  Ci vuole un intervento dal di fuori - per esempio una Visita Apostolica -  e un'indagine dettagliata degli archivi del movimento.  Per avere un'idea degli orrori che questa ‘commistione’ di cui il Papa parla, basta leggere questo articolo nel mio blog: https://popesarmada25.blogspot.com/2022/08/agire-contro-labsuo-del-movimento-dei.html

  2. Il movimento dei Focolare possiede un aspetto forte di manicheismo che viene direttamente dal weltanschauung della Lubich. Mi ricordo un brano del suo diario mentre passava la solita vacanza estiva di due mesi in Svizzera. È salita in cima a una montagna ed arrivando lì ha trovato delle cose normali - un caffè, un negozio di doni, altre persone.  La sua reazione era: ‘mondo, mondo, mondo’, espresso chiaramente con disgusto, persino odio.  Per Lubich il termine ‘mondo’ - cioè la vita normale che è innocua per altri - significava qualcosa di molto negativo.  Nel lessico focolarino anche la parola ‘umano’, bellissima e preziosa per la maggioranza di persone, è un termine negativo.  E interessante che un'altra fondatrice, Soeur Madeleine de Jesus, una persona molto umile (l’ho incontrata personalmente una volta) ma con idee molto mature e della nostra epoca, ha detto, ‘Prima di essere religiosa, siate umani e cristiani con tutta la forza e bellezza dei termini.’ Il dualismo, cioè spirito=buono/materiale=male, è uno dei primi eresie della chiesa e ri-emerge in ogni età. Per i manichei, significava perfino che Gesù non è morto in croce, perché essendo Dio, non poteva essere veramente uomo perché il materiale è malvagio.  Lubich ha  espresso il suo manicheismo nella frase 'Vanità, vanità, tutto e vanita’ dal libro più pessimistico del Vecchio Testamento, Ecclesiaste, che è stato definito, tra l’altro, un’espressione dell’esperienza della depressione.  Quella citazione fa parte della ‘Storia dell'Ideale’, la mentalità fondamentale del movimento, e significa: ‘niente “umano”, niente "mondo" ha valore”.  Quando io ho conosciuto il movimento, dal di fuori avevo l’impressione che il fatto di vivere come un focolarino nel mondo, facendo un lavoro come una persona normale, dava valore a tutte le nostre azioni, ad ogni lavoro.  Ma in poco tempo, quasi senza rendermi conto coscientemente, ho intuito che l’opposto era vero. Da molto giovane, le mie ambizioni erano diventare scrittore e regista di film, e già all'età di quattordici anni i miei professori di scuola mi incoraggiavano a mandare le mie opere di narrativa a case editrici.   Quando avevo 16, con un mio racconto, ho vinto un viaggio stupendo a Roma di due settimane in un concorso internazionale.  All'età di 17 anni, avevo già scritto due libri per giovani di 80,000 parole ognuno.  Ma, sotto l’influsso di ‘vanita delle vanita',  li ho distrutti: erano quello che il movimento chiamerebbe 'attaccamenti'.  Peggio ancora, nel 1967, poco prima di incontrare i focolarini, avevo scritto al mio autore preferito, il grande E M Forster, autore di Passaggio in India e Camera con vista.  Mi aveva risposto con una lettera scritta a mano di una pagina intera, rispondendo con grande attenzione e tenerezza ai particolari della mia lettera, con il suo dolce umorismo, e incoraggiamento per la mia ambizione  di essere scrittore.  Adesso sarebbe un documento storico.  L’ho distrutto - perché secondo il cosiddetto Ideale, era ‘vanita delle vanita’.   Dopo che ho lasciato il movimento, ho raggiunto quelle ambizioni, fino ad un certo punto, soprattutto come regista di film, anche se con 9 anni di ritardo.  Se fossi rimasto nel movimento avrei buttato via i doni che Dio mi ha dato e forse avrei buttato via la vita.  Tanti dei focolarini (cioè, uomini) negli anni 90 e il primo decennio del nuovo millennio si sono accorti di questo in 3 grandi mezzo-‘ribellioni’, e hanno protestato come non potevano usare i loro talenti nel contesto del movimento.  Per questa ragione, molti sono usciti. Lo trovo incredibile che in movimento così grande, e con tutta la sua autocelebrazione non c’e nessuna grande realizzazione nelle arti.  Mi fa pensare ai tempi di Stalin quando un genio come Shostakovich viveva in paura e  i giovani comunisti facevano manifestazioni portando cartelli che dicevano: ‘Viva la mediocrità!'  Secondo me, il movimento ha sempre favorito la mediocrità di idee, arte e perfino persone.   Paradossale e molto turbante, che un movimento che  parla di ‘inondazioni’ e ‘clarificazione’, cioè, tipicamente di una setta, di una rinnovazione completo della società (intervista con la psicologa americana Margaret Singer: https://www.youtube.com/watch?v=8bRBFhMEQFk&t=403s), ha idee che assomigliano più ad una rivoluzione culturale focolarino, stile maoista.  C’e poi molta evidenza di censura nel movimento.  L’ho sperimentato personalmente quando ero direttore di New City in Gran Bretagna, dalla parte femminile del movimento, coinvolgendo la Lubich stessa  L’ho sperimentato quando hanno messo Le armate del Papa nelle varie lingue sull’Indice focolarino (c'è una montagna di evidenza  per dimostrarlo, anche da interni del movimento).  Chiara, dilettante suprema, dava la sua impronta a tutto quello che osava chiamarsi ‘arte’ nel movimento - perfino le canzoni di Gen Rosso e Gen Verde.  La Lubich era così poco educata nelle cose creative che si vantava che non gli interessava le fiabe da bambina ‘perché non erano vere’.  Mi domando cosa avrebbe detto Carl Jung, che ha rivelato nelle fiabe il ruolo dell'inconscio collettivo, su questa opinione della Lubich?   E Guerra e Pace o I fratelli Karamazov?  Non valeva la pena leggerli perché non sono vere?  Lubich non si accorgeva che la maggior parte di Genesi adopera il genere letterario di mitologia?  Ma non vuol dire che ‘non è vero'! Ho sentito una volta Fede - uno dei primi focolarini e una persona con idee molto antiquate - dire, ‘Shakespeare conosceva benissimo l’uomo vecchio.’  Che creatività possiamo aspettare da un movimento che lo pensa così e non ha timore di imporre la censura?   In realtà, e sono cosciente di questo personalmente, da una lunga vita nel mondo creativo da professionista, che non si raggiunge niente nella vita -  qualsiasi tipo di invenzione o creazione artistica o scientifica - senza passione.  Ma con la filosofia della ‘vanita delle vanita’ e l'eliminazione di tutti gli attaccamenti - dove la passione?  Ho spesso pensato che, con la filosofia che ‘mondo’ e ‘umano’ sono cose negative, al lungo andare si tornerebbe nei secoli bui.  Inoltre, sono convinto come counsellor che nessuno al mondo d’oggi ha bisogno di cantare allegramente insieme a Lubich e ai primi focolarini, ‘Nulla son!’ - ‘sono niente’.  Credo che questo sottosuolo negativissimo e nichilista della dottrina di Lubich sia all’origine del livello altissimo di malattia mentale che si trova fra i focolarini celebi - perfino i fondatori - cioè una cosa molto distruttiva.  Per fortuna, dopo che ho lasciato il movimento, ho scoperto un vero grande pensatore cattolico del ventesimo secolo - Pierre Teilhard de Chardin - che rivela un universo tutto diverso, tutto positivo, tutto spirituale - anche nel materiale.  Interessante che una volta, il nostro capo zona in Inghilterra negli anni settanta, ci ha detto una volta a cena che Teilhard era ‘troppo ottimista’. 

  3. 'Quando qualcuno ha una risposta per ogni domanda è segno che non è sulla strada giusta.’  Per chiunque conosce il movimento dei Focolari, ‘una risposta per ogni domanda’ e un atteggiamento molto familiare.   Sono parole di Papa Francesco dall'Esortazione Apostolica Gaudete et Exultate, (marzo 2018).  Ero molto sorpreso di scoprire che in questo documento, Papa Francesco parla di ‘Gnosticismo contemporaneo’, un tema importante nei suoi insegnamenti al quale fa spesso riferimento.  In Le armate del Papa, usando parole identiche, ho parlato di gnosticismo nel movimento, soprattutto con riferimento al ‘Paradiso di ‘49’ della Lubich.  In Gaudete et Exultate Papa Francesco, dove esplora questo problema nei dettagli, dice: 'Lo gnosticismo è una delle peggiori ideologie, poiché,  mentre esalta indebitamente la conoscenza o una determinata esperienza, considera che la propria visione della realtà sia la perfezione. In tal modo, forse senza accorgersene, questa ideologia si autoalimenta e diventa ancora più cieca. A volte diventa particolarmente ingannevole quando si traveste da spiritualità disincarnata. Infatti, lo gnosticismo "per sua propria natura vuole addomesticare il mistero", sia il mistero di Dio e della sua grazia, sia il mistero della vita degli altri'.  Papa Francesco, continua il suo discorso, suggerendo che  'un falso profeta… usa la religione a proprio vantaggio, al servizio delle proprie elucubrazioni psicologiche e mentali. Dio ci supera infinitamente, è sempre una sorpresa e non siamo noi a determinare in quale circostanza storica trovarlo, dal momento che non dipendono da noi il tempo e il luogo e la modalità dell’incontro. Chi vuole tutto chiaro e sicuro pretende di dominare la trascendenza di Dio'.  Il Papa sottolinea che, 'Noi arriviamo a comprendere in maniera molto povera la verità che riceviamo dal Signore. E con difficoltà ancora maggiore riusciamo ad esprimerla. Perciò non possiamo pretendere che il nostro modo di intenderla ci autorizzi a esercitare un controllo stretto sulla vita degli altri…Frequentemente si verifica una pericolosa confusione: credere che, poiché sappiamo qualcosa o possiamo spiegarlo con una certa logica, già siamo santi, perfetti, migliori della “massa ignorante” '.  Illuminante confrontare quest’ultima affermazione con il modo in cui Chiara Lubich descrisse il 'Paradiso del '49' ai membri interni del Movimento dei Focolari in 1963, che ho citato in Le Armate del Papa: 'Abbiamo avuto l'impressione che Dio abbia aperto gli occhi dell'anima al regno di Dio che era in mezzo a noi e abbiamo visto Lui che è in mezzo a noi, il Paradiso che era in mezzo a noi, e in uno scenario così divino, così espressione della Trinità, abbiamo capito tutti quegli anni fa [nel 1949], quale fosse il ruolo di questo movimento nel suo insieme e il suo ruolo in ognuno di noi nella Chiesa. '  Ma ancora più preoccupante e un'intervista che il co-presidente focolarino Jesus Moran ha dato alla rivista italiana dei Dehoniani, Settimana News (20 febbraio 2021). http://www.settimananews.it/ministeri-carismi/focolari-dopo-assemblea-generale In quell’intervista, ad una domanda che riferisce ad 'alcune domande critiche rispetto alle esperienze mistiche [di Chiara Lubich] - soprattutto quelle originarie, della fine degli anni '40,' il cosiddetto 'Paradiso di 1949', Moran risponde, senza la minima cautela: 'Bisogna dire che Chiara ha sempre pensato, e ce lo ha trasmesso...che questa esperienza mistica e costitutiva della mentalità di qualsiasi persona che voglia essere fermento di unità oggi nella Chiesa e nella società - ossia di chi fa proprio il carisma del movimento.  Quindi non è un'esperienza mistica di Chiara privata, particolare.'  Anche se non sono teologo, basta essere cattolico informato, per affermare che l'esperienza della Lubich è, senza il minimo dubbio, quello che la Chiesa cattolica definisce una 'rivelazione privata', se non si sta pensando di formare una chiesa nella Chiesa.  Secondo L'Esortazione Apostolica di Benedetto XVI di 30 settembre 2010, dopo il Sinodo sulla Parola di Dio, e necessario per la Chiesa di 'aiutare i fedeli di distinguere la parola di Dio da rivelazioni private, il compito delle quali non e di 'completare' la rivelazione definitiva di Cristo... il valore di rivelazioni private è essenzialmente diverso dall'unica rivelazione pubblica.' Questo documento dice chiaramente che l'uso [di una rivelazione privata] non è obbligatorio.'  A me sembra che Moran dice ben altro delle rivelazioni del 'Paradiso di 1949' quando afferma 'non e...privata'!! Il mio compaesano C.S. Lewis nei suoi romanzi come quelli di Narnia, e i racconti di fantasia e fantascienza di Ray Bradbury,  dicono cose più interessanti e certamente più intelligibili, ma non chiedono mica che il mondo deve crederli o ‘viverli’ che sono la base di ‘inondazioni’ che cambieranno il mondo.  Idee del genere raggiungono l’orlo di megalomania.  William James, psicologo americano, fratello del romanziere Henry James, nel suo libro classico Le varietà dell’esperienza religiosa, mentre riconosce la possibilità di esperienze mistiche personali, commenta molto saggiamente che contano soltanto per quella o quello che li sperimenta.


Il concetto che il movimento dei focolari ha del ‘carisma’ non corrisponde a quello del Nuovo Testamento.  San Paolo mostra i carismi come doni di Dio ad ogni cristiano - e che possono essere interpretati da altri cristiani semplici.  In un discorso fatto al Concilio Vaticano II in ottobre 1963, usando parola per parola appunti fatti dal teologo e peritus del Concilio, Hans Kung, basato sul pensiero di San Paolo, Cardinal Suenens ha parlato dell'importanza dei doni spirituali e la chiamata di tutti e che la gerarchia dovrebbe prendere questo sul serio. Nel suo libro La Chiesa (1967), Kung rafforza questo concetto: ‘I carismi di leadership nelle chiese paoline…non producevano una ‘classe dirigente’, un’aristocrazia di quelli investiti con lo Spirito che si separavano dalla comunità.  Ogni cristiano ha il suo proprio carisma.’  Ogni cristiano e carismatico.’  Nel movimento dei focolari c’e solo un carisma - quello della Lubich.  Non c'è posto per altri carismi, neanche contributi originali.  I membri interni del movimento sono come gli apparatchik dell’Unione Sovietico, il compito dei quali è di eseguire ciecamente gli ordini o ideologia della Lubich per diffondere la sua dottrina e ingrandire la sua influenza e potere. C'è un disegno stabilito per ogni aspetto - come raccontare gli inizi del movimento (la Storia dell’Ideale) a come raccontare perfino la propria ‘esperienza’ di scoperta del movimento, tutte le tappe già prescritte.  Lontano da quello che dice San Paolo, che i cristiani potevano spiegare ed interpretare le ispirazioni gli uni degli altri, il carisma della Lubich richiede un università intera dedicata alla sua ‘dottrina’, composta di ‘teologi veri…[che hanno] dimestichezza con i testi mistici.’  


Finalmente, con l’arrivo di Papa Francesco, lui e il Dicastero dei Laici, hanno cominciato a scoprire che l’analisi di Le armata del Papa dei ‘nuovi movimenti cattolici’, Focolari inclusi, non era per niente ‘roba vecchia’.  Poco a poco, Francesco ha rimproverato i grandi movimenti ad uno ad uno - Neocatecumenali, Cl - movimento dei Focolari.  E uno degli aspetti più problematici  che il Vaticano ha cominciato ad affrontare -  solo molto di recente -  è l'uso della parola ‘carisma’ nei confronti di movimenti laici nei riguardi dei fondatori e dopo.  Come ho detto in Le armate del Papa,  ‘Forse l’effetto più problematico di questo nuovo concetto di carismi e che i movimenti sono permessi libertà di azione completa sotto il regime corrente nel Vaticano, con nessun controllo o bilanciamento, nessuna responsabilità.'   Il compianto Bruno Secondin, accademico carmelitano, autore di I nuovi protagonisti, un sondaggio dei ‘nuovi movimenti cattolici’, mi ha detto negli anni novanta che al suo parere, l’idea del ‘carisma del fondatore’ di questi movimenti e cominciato verso 1985.  Nel caso dei focolarini, però, sapevo benissimo che lo usavano il termine ‘carisma di Chiara’ quando io ho incontrato il movimento già nel 1967.  Più tardi, tutti i movimenti si aggrapavano a questo riconoscimento.   Ma ora, nei confronti con Cl - e dunque per tutti i movimenti -  Cardinal Farrell, Prefetto del Dicastero per i Laici, ha dichiarato:  ‘Il carisma di CL, come i carismi che hanno suscitato la nascita di molteplici realtà aggregative nella Chiesa, ha una dimensione collettiva e comunionale: ha dato origine a una comunità di persone chiamate a vivere e rendere operante quel carisma nella storia.’ (Lettera al Presidente delle Fraternità di Comunione e Liberazione, Davide Prosperi, 10 giugno, 2022)


Ho notato una cosa che trovo molto sospettosa nell'atteggiamento dei focolarini verso la loro  possibilità di sbagliare.  Quando è uscito Le armate del Papa nel 1995, Chiara Lubich ha ammesso che il movimento ha fatto tanti sbagli.  Nel libro intervista con Michele Zanzucchi, parlando del mio libro, Maria Voce dice anche che il movimento ha fatto tanti sbagli.  Quando è uscito La Setta Divina, un annuncio ufficiale del movimento ha detto che ha fatto tanti sbagli. È strano che nessuno dice mai quali sono gli sbagli.  Certo, nessuno si alza al suo processo e dichiara ‘ho fatto uno sbaglio’ o ‘ho fatto tanti sbagli’.  Se qualcuno confessa sinceramente, ha il coraggio di pronunciare chiaramente quali sono gli sbagli.  Le tante persone  che hanno sofferto abusi nel movimento hanno il diritto di sentire persone del movimento confessare specificamente i loro sbagli e perfino gli sbagli della Lubich.  Anche lei (la Lubich) ha ammesso di averli fatti, ma la giustizia esige che vanno nominati dal movimento stesso.


Nella mia testimonianza in La setta divina,  ho parlato di come ho lasciato il movimento perché ero sicuro che altrimenti mi avrebbe distrutto.  Sono stato sempre aperto col movimento del fatto di essere omosessuale.  La loro ‘soluzione’ era sempre e solo ‘amare Gesù abbandonato’.  Finalmente, quando questa ‘soluzione’ non mi soddisfaceva piu,  mi hanno offerto tre soluzioni (obbligatori): ‘Terapia di conversione, matrimonio combinato e castrazione chimica.’  Lei pensa che questa forma di abuso spirituale - che anche rompeva le leggi della chiesa sulla distinzione tra foro interno e foro esterno - e abuso di tutti tipi sperimentati da altri - sessuale, psicologico, schiavitu moderna - siano per noi e il movimento ‘‘roba vecchia’? Le assicuro di no.   Questi abusi hanno danneggiato più o meno, e in alcuni casi distrutto,  la vita di tanti e si continuerà a chiedere giustizia dalla Chiesa (https://www.facebook.com/profile.php?id=100083514304797) e dalle autorità civili ed istituzioni internazionali.


La storia mostra che c’era un momento negli ultimi decenni quando i capi del movimento dei focolari hanno sperato che l’abuso di minori in Francia, che hanno cercato con tanta cura di nascondere dalla Chiesa e le autorità civili, era ’roba vecchia’.  Ma ora sappiamo che questo non era per niente vero.  Non si tratta di ‘roba vecchia’ allora, almeno per il movimento dei focolari, ma si tratta di roba corrente e futura, che finora è riuscito a tenere segreto, ma che adesso sta diventando pubblica e sarà costretto ad affrontare, dovendone finalmente rendere conto.


E poi il fatto che lei mi chiama ‘un autore di scarsa livello’?  Invece di essere offeso, sento pietà  per un accademico che si sente costretto a scendere ad insulti.  Almeno non sono sceso a quel livello. ‘Roba vecchia’,  insulti, argomenti ad hominem: gli ultimi rifugi dei disperati.  Tra l’altro, il mio commento sul ‘Paradiso di ‘49’ non era quello di un teologo, ma di un ex focolarino, che avevo tutto il diritto di lamentare il fatto che queste bizzarrie sono rimaste nascoste a noi, ai quali chiedevano di offrire la vita intera, mentre adesso appare che erano l’essenza del pensiero della Lubich.   Questo ‘autore di scarsa livello’, ha almeno il buon senso (qualcosa di cui ho visto un notevole mancanze tra i focolarini)  non ricambiare insulti ma di cercare - in parte, perché avrei potuto dire molto di più - di ragionare, con esempi concreti, contro sua frase,  ‘roba vecchia’.


Cordiali saluti


Gordon Urquhart






Monday 29 August 2022

Agire contro l'absuo del Movimento dei Focolari

 


La serie televisiva
American Crime Story: Impeachment è un resoconto scioccante di come, a metà degli anni '90, la stagista alla Casa Bianca Monica Lewinsky, 22 anni, sia stata incastrata dalla sua presunta amica Linda Tripp e da una banda di repubblicani senza scrupoli, e costretta a testimoniare pubblicamente contro la sua volontà su una presunta relazione avuta con il presidente Clinton.

L'episodio 6, 'Manhandled', è una rappresentazione straziante di come Lewinsky, incontrandosi innocentemente con Tripp, di cui si fidava come amica intima, si trova intrappolata in una stanza d'albergo da un gruppo di ufficiali dell'FBI, tutti uomini, che, per un periodo di 12 ore, la maltrattano senza pietà, limitandole l'accesso al telefono, facendole pressione per non cercare l'aiuto di un avvocato.  Oltre ad essere scandalosamente crudeli, i loro metodi erano anche illegali e, nonostante le loro minacce di una condanna a 28 anni di prigione, alla fine di questo episodio la Lewinsky esce dalla stanza d'albergo e l'FBI non può effettivamente fare nulla per fermarla.


Uno dei problemi di coloro che sono stati abusati dal Movimento dei Focolari è che, all'epoca e forse anche adesso, non si rendevano conto di essere stati abusati e non sono in grado di valutare il trattamento crudele e, in alcuni casi, i crimini che sono stati loro inflitti.  Guardando la sequenza di Monica Lewinsky e l'FBI - una giovane ragazza indifesa e piuttosto ingenua intrappolata da un gruppo di uomini addestrati ad essere duri e crudeli e anche abili bugiardi - mi sono ricordato di un episodio accaduto ad un membro del Movimento dei Focolari che era molto più crudele, più disumano e degradante, e inoltre era in grave disobbedienza alle leggi della Chiesa e probabilmente alla legge civile.


Cresciuto all'interno del Movimento Gen nel suo paese centroamericano, "Carlos", anche lui ventenne, stava frequentando la Scuola di Loppiano per diventare focolarino consacrato.  In una discussione di routine con l'allora direttore della Scuola, a 'Carlos' capitò di accennare al fatto che, da adolescente, aveva avuto esperienze omosessuali anche se ora, come richiesto dal movimento, conduceva una vita celibe.


Con suo grande stupore, fu inviato al Centro del Movimento dei Focolari a Roma dove si trovò in qualcosa di simile ad un "processo-spettacolo" sovietico, di fronte ad un ‘tribunale di canguri’ di cinque leader del movimento che lo sottoposero ad un interrogatorio sulle sue intime sensazioni sessuali - "Hai toccato altri membri?...Ti sei toccato?...Quali sono le tue fantasie sessuali?”  I loro interrogatori includevano persino domande stupefacenti, quasi perverse, come "Hai fantasie sessuali su Gesù?


È quasi impossibile immaginare quanto scioccato, terrorizzato e impotente deve essersi sentito "Carlos" per essere caduto in un'imboscata, impreparato e senza alcun tipo di sostegno.  Quasi chiunque - cattolico o no - sarebbe d'accordo che una tale procedura è stata senza cuore e invasiva, molto peggio dell'attacco dell'FBI a Monica Lewinsky.  Ma dal punto di vista della Chiesa cattolica è stato anche un estremo e grave crimine contro almeno due articoli del diritto canonico che salvaguardano la cura pastorale dell'individuo.  


Il primo di questi - che vale sia per il colloquio iniziale a Loppiano che per il successivo interrogatorio - è stato richiamato da papa Francesco in un discorso fatto ai dirigenti dei Focolari il 6 febbraio 2021, quando ha rimproverato ai Focolari una serie di gravissimi errori nei loro metodi. [1] Mi riferisco a "commistione tra il foro interno e il foro esterno".  Questo significa combinare una cura pastorale molto personale, come quella che si potrebbe ricevere in confessione o con un direttore spirituale - cioè il foro interno - con il tipo di dialogo che si potrebbe avere con un leader dell'organizzazione - cioè il foro esterno.  Questo è stato vietato dal diritto canonico della Chiesa cattolica per oltre cento anni, al fine di evitare abusi di potere.  Inoltre, l'interrogatorio a cui è stato sottoposto "Carlos" è stato un crimine particolarmente estremo contro questo aspetto del diritto canonico, oltre ad essere una grave trasgressione dei diritti umani. 


Ma anche un altro punto importante del diritto canonico è stato violato, in particolare nel caso dell'interrogatorio a 5.  Il diritto canonico proibisce la "manifestazione forzata della coscienza", cioè costringere una persona a rivelare il tipo di dettagli intimi che normalmente rivelerebbe solo sotto il sigillo della confessione - o anche il tipo di riservatezza che uno psicologo o un consulente secolare offrirebbe.  I membri di questo "tribunale" potevano usare le informazioni che avevano ottenuto con la forza da "Carlos" senza alcun tipo di sigillo - e, come vedremo, lo fecero.


Dal punto di vista della Chiesa, questo incidente fu un grave abuso di cura pastorale in flagrante disobbedienza all'insegnamento della Chiesa.  Ma guardandolo da un punto di vista civile, non potrebbe anche essere visto come un esempio particolarmente selvaggio di un crimine d'odio in cui un membro della comunità LGBTQ viene degradato in una situazione in cui non ha alcun ricorso alla preparazione o all'assistenza come avrebbe in un tribunale civile o persino in un tribunale ecclesiastico?  Non c'è da stupirsi che attraverso la sua rivista italiana Città Nuova il Movimento dei Focolari sia un rabbioso oppositore della "ddl Zan", un recente tentativo di approvare una legge in Italia contro i crimini d'odio anti-LGBTQ.


Dopo il “processo-spettacolo”, “Carlos” è stato rimandato a Loppiano e qui è iniziata un'altra sequenza di trattamenti orribilmente inumani. Era tenuto sotto stretta sorveglianza dai suoi superiori che controllavano tutti quelli con cui parlava, i suoi amici, il suo gruppo di studio.  Gli fu ordinato di andare a letto dopo tutti gli altri nella sua comunità tutti maschi "per evitare le tentazioni" e di alzarsi prima degli altri in modo da poter fare la doccia da solo.  Mentre era a letto, doveva dormire con le braccia fuori dalle coperte - anche in inverno - in modo da non essere tentato di 'toccarsi'.  Fu incoraggiato a fare più esercizio fisico per allontanare la tentazione - ma in pantaloni lunghi, non in pantaloncini.  Era costretto a fare un'ora di penitenza ogni giorno, pregando per la sua "conversione".  


Anche se “Carlos” aveva precedentemente lavorato con i bambini in visita a Loppiano, ora gli fu proibito di farlo e fu mandato a lavorare nelle cucine. Anche se inizialmente doveva passare le vacanze estive con un gruppo di altri focolarini al mare, all'ultimo momento il suo superiore gli disse che doveva andare "in montagna" da solo "perché in spiaggia la gente avrebbe indossato i costumi da bagno e sarei stato esposto al diavolo".  Bisogna ricordare che tutto questo era dovuto al fatto che aveva menzionato il suo orientamento in quello che avrebbe dovuto essere un incontro privato totalmente confidenziale con un leader del Movimento dei Focolari, non perché avesse commesso qualche errore.


“Carlos” è stato convocato per una consultazione finale a Roma, dove i 5 dirigenti dei Focolari che lo avevano interrogato hanno consegnato le loro conclusioni: era effettivamente omosessuale e quindi non adatto a diventare un membro consacrato del movimento.  [2] Doveva essere rimandato a casa entro due o tre giorni.  Attraverso una telefonata ad amici nel suo paese, “Carlos” viene a sapere che la sua famiglia e i colleghi dei Focolari sono già stati informati dei motivi del suo ritorno. Scopre che sarà escluso dalle attività del movimento e sa che dovrà affrontare il rifiuto della sua famiglia a causa della sua omosessualità.  


Ansiosi che la sua partenza precipitosa non fosse un trauma troppo grande per i suoi compagni di classe - i sentimenti di “Carlos” non c’entravano - i suoi superiori a Loppiano inventarono un'elaborata bugia secondo cui sarebbe tornato a casa perché sua madre era gravemente malata.  Questo sotterfugio fu aggravato da una piccola predica ai novizi focolarini sul dovere di un cristiano verso i suoi genitori.  “Carlos” è costretto ad assecondare l'inganno anche quando, vedendo l'angoscia del giovane, i suoi ignari compagni di classe lo promettono le loro preghiere per la guarigione della madre e lo rassicurano che presto starà bene e lui potrà tornare a completare il suo corso.  


All'aeroporto, gli è stato presentato un biglietto di sola andata e 100 dollari in contanti.  Fortunatamente, “Carlos” è stato in grado di interrompere il suo viaggio poiché la rotta passava per gli Stati Uniti.  Ha contattato amici compensivi e più tardi ha chiesto con successo asilo negli Stati Uniti.  Questo e stato concesso per motivi di "persecuzione religiosa" da parte del Movimento dei Focolari.  Ho una copia che  “Carlos” mi ha inviato del sostanzioso dossier in cui ha presentato il suo caso per l'asilo, con l'aiuto di avvocati, che contiene una serie di estratti dal mio libro The Pope's Armada, oltre a un resoconto completo da cui sono tratti i dettagli di cui sopra.  “Carlos” ha ottenuto grande successo in un mestiere di spicco nella sua nuova vita in America.


Valutando il trattamento riservato dai Focolari a "Carlos" dal punto di vista civile - le restrizioni imposte, la natura inutile e umiliante di queste restrizioni, il livello di degradazione, l'isolamento, le menzogne che gli sono state raccontate e con le quali è stato costretto a collaborare, la rivelazione del suo orientamento sessuale ai suoi genitori e amici a casa, per non parlare dell'odio verso una persona LGBTQ - a me pare che rientra nel termine usato nel diritto civile di "una punizione crudele e insolita".  Questo termine era originariamente usato nella legge britannica, poi in quella americana ed è sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell'ONU.


Nel giudicare l'abuso di potere nel Movimento dei Focolari, quindi, è necessario reinterpretare tali eventi da una nuova prospettiva, classificandoli nei termini delle leggi della Chiesa - che probabilmente sono sconosciute a molti, compresi i membri del movimento - e del diritto civile.  Ci possono essere molte ragioni che possono impedire alle vittime di tali abusi nel Movimento dei Focolari di prenderne coscienza e di chiamarli col proprio nome, e queste ragioni saranno discusse in questo blog.  


Tuttavia, come gruppo e con l'aiuto di esperti legali, questi abusi devono essere nominati e resi pubblici.  Questo è un grande lavoro ma essenziale che va fatto per il bene di quelli gia abusati, in modo che possano avere giustizia, ma anche per tutti quelli che subiscono tale abuso ora o potrebbero subirlo in futuro. 


Nel caso di “Carlos” descritto sopra, per esempio, tutti coloro che hanno preso parte a questo vergognoso incidente - incluso il leader di Loppiano che ha fatto la denuncia, i cinque leader dell'interrogatorio e tutti gli altri a qualsiasi livello la cui autorità o intervento è stato coinvolto - devono essere pubblicamente nominati, devono ammettere con piena conoscenza che le loro azioni hanno violato il diritto canonico della Chiesa ed eventualmente le leggi civili sugli abusi e che erano disumani, devono chiedere perdono alla loro vittima e qualche tipo di compensazione finanziaria deve essere fatta dal movimento - anche se nulla può essere fatto per riparare il dolore che è stato causato.  Questo non è stato un'eccezione, perche si vede chiaramente i tratti di un processo e di un sistema, e chissà quante volte e stato ripetuto con persone LGBTQ  o anche in altri casi.   Tutti gli altri esempi di questo tipo nel Movimento dei Focolari dovrebbero essere indagati indipendentemente e portati alla luce.  


Le numerose testimonianze contenute nel nuovo libro del giornalista investigativo Ferruccio Pinotti, La Setta Divina (ed. Piemme), pubblicato in Italia il 9 novembre 2021, presentano esempi di trattamenti illegali sia dal punto di vista ecclesiastico che civile, tra cui condizioni di lavoro illegali, metodi di proselitismo che potrebbero essere interpretati come rapimento, tentativi di costringere le persone a matrimoni combinati, il fatto o il tentativo di sottoporre le persone a trattamenti cosiddetti ‘medici’ pericolosi e numerosi altri esempi vari.


Se avete subito abusi di qualsiasi tipo nel Movimento dei Focolari, sentitevi sicuri e liberi di condividerli su questo sito o di porre qualsiasi domanda.   Bisogna agire contro l’abuso nel Movimento dei Focolari.


[1] https://international.la-croix.com/news/religion/pope-francis-gently-takes-to-task-another-new-ecclesial-movement/13830


[2]  Qui si trova un interessante contrasto tra l’omofobia del movimento ed il fatto che un gran numero almeno dei focolarini maschili sono di orientazione gay.  Per chi ha letto Sodoma di Frédéric Martel, questo non sarà una grande sorpresa.  Questo libro spartiacque fa vedere sotto “Santo” Giovanni Paolo II e Benedetto XVI un Vaticano omosessuale ma di nascosto (in the closet) che lottava fanaticamente contro la comunita LGBTQ.  Tra i focolarini esiste qualcosa di simile e scriverò tra poco un post su questo soggetto. 






 


Action against abuse in the Focolare movement





The TV series Impeachment: American Crime Story is a shocking account of how, in the mid-1990s, the White House intern 22 year-old Monica Lewinsky was set up by her supposed friend Linda Tripp and an unscrupulous band of hardline Republicans and forced to testify publicly against her will about an alleged affair she had had with President Clinton.


Episode 6, ‘Manhandled’, is a harrowing depiction of how Lewinsky, innocently meeting up with Tripp, whom she trusted as a close friend, finds herself trapped in a hotel room  by an all-male group of FBI officers who, over a period of 12 hours, bully her mercilessly, restricting her access to a phone, pressurising her not to seek the help of a lawyer.  As well as being shockingly cruel, their methods were also unlawful and, despite their threats of a 28 year jail sentence, at the end of this episode Lewinsky walks out of the hotel room and the FBI can actually do nothing to stop her.


One of the problems of those who have been abused by the Focolare Movement is that, at the time and perhaps even now, they are unaware of the fact that they were being abused and are not capable of appraising the cruel treatment and in some cases the crimes that had been inflicted on them.  While watching the sequence of Monica Lewinsky and the FBI - a helpless, rather naive young girl trapped by a hard-bitten group of men trained to be harsh and cruel and also skilled liars - I remembered an episode that happened to a member of the Focolare Movement which was much more cruel, far more inhuman and degrading, and furthermore was in grave disobedience of the laws of the Church and arguably civil law.


Having grown up within the Gen Movement in his Central American country ‘Carlos’, also in his twenties, was attending the School at Loppinao in order to become a full time focolarino.  In a routine discussion with the then head of the School, ‘Carlos’ happened to mention that, as a teenager, he had had homosexual experiences although now, as required by the movement, he was leading a celibate life.


To his astonishment, he was despatched to the Centre of the Focolare Movement in Rome where he found himself in something resembling a Soviet ‘show-trial’, faced with a kangaroo court of five leaders of the movement who subjected him to an interrogation on his intimate sexual feelings - ‘Have you touched other members?...Have you touched yourself?...What are your sexual fantasies?’  Their queries even included astounding, almost perverted questions as ‘Do you have sexual fantasies about Jesus?’


It is almost impossible to imagine how shocked, terrified and helpless ‘Carlos’ must have felt to have been ambushed, unprepared and without any kind of support.  Almost anyone -  Catholic or not - would agree that such a procedure was heartless and invasive, far worse than the FBI’s attack on Monica Lewinsky.  But from the point of view of the Catholic Church it was also an extreme and serious crime against at least two articles of canon law which safeguard the pastoral care of the individual.  


The first of these - which counts both for the initial interview at Loppiano as well as the subsequent interrogation - was referred to by Pope Francis in an address made to Focolare leaders on 6 February 2021 when he took Focolare to task for a number of very serious errors in their methods. [1]  I refer to ‘confusing the inner forum and the outer forum’.  This means combining highly personal pastoral care, such as one might receive in confession or with a spiritual director - i.e. the inner forum - with the kind of dialogue one might have with a leader of the organisation - i.e. the outer forum.  This has been banned by the canon law of the Catholic Church for over a hundred years in order to avoid abuse of power.  Furthermore, the interrogation to which ‘Carlos’ was subjected was a particularly extreme crime against of this aspect of canon law as well as being a serious transgression of human rights. 


But another important point of canon law was also broken, particularly in the case of the 5-man interrogation.  Canon law forbids ‘enforced manifestation of conscience’, i.e. forcing a person to reveal the kind of intimate detail that they would normally reveal only under the seal of confession - or indeed the kind of confidentiality that a secular psychologist or counsellor would offer.  The members of this ‘court’ could use the information they had elicited by force from ‘Carlos’ without any kind of seal - and, as we shall see, they did.


From the Church’s point of view, this incident was a serious abuse of pastoral care in flagrant disobedience of the Church’s teaching.  But looking at it from a civil point of view, could it not also be seen as a particularly savage example of a hate crime in which a member of the LGBTQ community is degraded in a situation in which he has no recourse to preparation or assistance as he would have in a civil court or even a church court?  It’s hardly surprising that through its Italian magazine Citta Nuova the Focolare Movement is a  rabid opponent of the ‘Zan law’,  a recent attempt to pass a law in Italy against anti-LGBTQ hate crimes.


After the ‘show-trial’ ‘Carlos’ was sent back to Loppiano and here began another sequence of horrifically inhuman treatment. He was kept under strict surveillance by his superiors who monitored everyone he spoke to, his friends, his study group.  He was instructed to go to bed after everyone else in his single-sex community ‘to avoid temptation’ and to rise before the others so that he could shower alone.  While in bed, he was to sleep with his arms outside the covers - even in winter - so that he would not be tempted to ‘touch himself’.  He was encouraged to take more exercise in order to ward off temptation - but in long pants, not in shorts.  He was forced to do an hour of penance every day, praying for his ‘conversion’.  


Although 'Carlos' had previously worked with children visiting Loppiano, he was now forbidden to do this and sent to work in the kitchens instead. Although he was originally scheduled to spend his summer holidays with a group of other focolarini by the sea, at the last minute his superior told him he was to go ‘to the mountains’ alone ‘because at the beach people would be wearing swimming costumes and I would be exposed to the devil.’  It must be remembered that all this was as a result of the fact that he had mentioned his orientation in what should have been a totally confidential private encounter with a leader of the Focolare Movement, not because he had been guilty of any misdemeanor.  


‘Carlos’ was summoned to a final consultation in Rome where the Focolare leaders who had interrogated him delivered their findings: he was indeed homosexual and therefore not fit to become a full time member of the movement.  He was to be sent home within two or three days.  Through a phone call to friends in his own country, Carlos learned that his family and Focolare colleagues had already been informed of the reasons for his return. He discovered that he was to be excluded from the activities of the movement and knew that he would face rejection from his family on account of his homosexuality.  


Anxious that his hasty departure should not be too much of a trauma for his classmates - with no thought for 'Carlos’' own feelings - his superiors at Loppiano concocted an elaborate lie that he was returning home because his mother was seriously ill.  This subterfuge was compounded by a little sermon to the focolarini novices on the duty of a Christian to his parents.  ‘Carlos’ was compelled to go along with the deception even when, seeing the young man’s distress, his unsuspecting classmates promised their prayers for his mother’s recovery and reassured him that she would soon be well and he would be able to return to complete his course.  


At the airport, he was presented with a one-way ticket and $100 in cash.  Fortunately, ‘Carlos’ was able to break his journey as the route passed via the US, contacted sympathetic friends and later successfully sought asylum in the US on the grounds of ‘religious persecution’ by the Focolare Movement.  I have a copy he sent to me of the substantial dossier in which he made his case for asylum, with the help of lawyers, which contains a number of extracts from my book The Pope’s Armada, as well as a full account from which the above details are taken.  He has gone on to great success in his new life in America.


Assessing the treatment meted out by Focolare to ‘Carlos’ from the civil point of view - the restrictions placed on him, the unnecessary and humiliating nature of these restrictions, the level of degradation, the isolation, the lies spun around him that he was forced to collude with, the revelation of his sexual orientation to his parents and friends back home, not to mention the hate-crime towards an LGBTQ person - it occurs to me that it falls under the term used in civil law of ‘a cruel and unusual punishment’.  This term was originally used in British law, later in American law and is enshrined in the UN Universal Declaration of Human Rights.


In judging the abuse of power in the Focolare Movement, therefore, it is necessary to re-interpret such events from a new perspective, categorising them in the terms of the laws of the Church - which are probably unknown to many, including the members of the movement - and civil law.  There may be many reasons which may prevent the victims of such abuse in the Focolare Movement from becoming conscious of it and naming it, and these reasons will be discussed in this blog.  


However, as a group and with the help of legal experts, these abuses must be named and made public.  In the case of ‘Carlos’ described above, for example, all those who took part in this shameful incident - including the leader at Loppiano who made the report, the five leaders of the interrogation and any others at any level whose authority or intervention was involved - should be publicly named, they must admit with full awareness that their actions contravened the canon law of the Church and possibly civil laws of abuse, they must ask forgiveness of their victim and some kind of financial compensation must be made - even though nothing can be done to make good the pain that has been caused.  This was clearly an example of a process and a system, and all other similar examples in the Focolare Movement - whether concerning LGBTQ people or others - should be independently investigated and brought to light.  


The many testimonies included in investigative journalist Ferruccio Pinotti’s The Divine Cult (La Setta Divina) which was published in Italy 9 November 2021, feature examples of treatment which is unlawful either from the ecclesiastical or civil point of view, including illegal terms of employment, proselytising methods which could be interpreted as kidnapping, attempting to force people into arranged marriages and numerous other varied examples.


If you have experienced abuse of any kind in the Focolare Movement, please feel safe and free to share on this site or to ask any questions. 


[1]  https://international.la-croix.com/news/religion/pope-francis-gently-takes-to-task-another-new-ecclesial-movement/13830


[2] There is an interesting contrast here between the homophobia of the Movement and the fact that a large number of the focolarini (at least the male members) are gay.  This will not come as a great surprise to those who are familiar with the book In the Closet of the Vatican by Frederic Martel.  This watershed book reveals that under ‘Saint’ John Paul II and Benedict XVI, a largely homosexual Vatican (closeted) persecuted the LGBTQ community with astonishing fanaticism.  Something similar exists among the focolarini and I will shortly publish a post on this subject.