Monday, 29 August 2022

Agire contro l'absuo del Movimento dei Focolari

 


La serie televisiva
American Crime Story: Impeachment è un resoconto scioccante di come, a metà degli anni '90, la stagista alla Casa Bianca Monica Lewinsky, 22 anni, sia stata incastrata dalla sua presunta amica Linda Tripp e da una banda di repubblicani senza scrupoli, e costretta a testimoniare pubblicamente contro la sua volontà su una presunta relazione avuta con il presidente Clinton.

L'episodio 6, 'Manhandled', è una rappresentazione straziante di come Lewinsky, incontrandosi innocentemente con Tripp, di cui si fidava come amica intima, si trova intrappolata in una stanza d'albergo da un gruppo di ufficiali dell'FBI, tutti uomini, che, per un periodo di 12 ore, la maltrattano senza pietà, limitandole l'accesso al telefono, facendole pressione per non cercare l'aiuto di un avvocato.  Oltre ad essere scandalosamente crudeli, i loro metodi erano anche illegali e, nonostante le loro minacce di una condanna a 28 anni di prigione, alla fine di questo episodio la Lewinsky esce dalla stanza d'albergo e l'FBI non può effettivamente fare nulla per fermarla.


Uno dei problemi di coloro che sono stati abusati dal Movimento dei Focolari è che, all'epoca e forse anche adesso, non si rendevano conto di essere stati abusati e non sono in grado di valutare il trattamento crudele e, in alcuni casi, i crimini che sono stati loro inflitti.  Guardando la sequenza di Monica Lewinsky e l'FBI - una giovane ragazza indifesa e piuttosto ingenua intrappolata da un gruppo di uomini addestrati ad essere duri e crudeli e anche abili bugiardi - mi sono ricordato di un episodio accaduto ad un membro del Movimento dei Focolari che era molto più crudele, più disumano e degradante, e inoltre era in grave disobbedienza alle leggi della Chiesa e probabilmente alla legge civile.


Cresciuto all'interno del Movimento Gen nel suo paese centroamericano, "Carlos", anche lui ventenne, stava frequentando la Scuola di Loppiano per diventare focolarino consacrato.  In una discussione di routine con l'allora direttore della Scuola, a 'Carlos' capitò di accennare al fatto che, da adolescente, aveva avuto esperienze omosessuali anche se ora, come richiesto dal movimento, conduceva una vita celibe.


Con suo grande stupore, fu inviato al Centro del Movimento dei Focolari a Roma dove si trovò in qualcosa di simile ad un "processo-spettacolo" sovietico, di fronte ad un ‘tribunale di canguri’ di cinque leader del movimento che lo sottoposero ad un interrogatorio sulle sue intime sensazioni sessuali - "Hai toccato altri membri?...Ti sei toccato?...Quali sono le tue fantasie sessuali?”  I loro interrogatori includevano persino domande stupefacenti, quasi perverse, come "Hai fantasie sessuali su Gesù?


È quasi impossibile immaginare quanto scioccato, terrorizzato e impotente deve essersi sentito "Carlos" per essere caduto in un'imboscata, impreparato e senza alcun tipo di sostegno.  Quasi chiunque - cattolico o no - sarebbe d'accordo che una tale procedura è stata senza cuore e invasiva, molto peggio dell'attacco dell'FBI a Monica Lewinsky.  Ma dal punto di vista della Chiesa cattolica è stato anche un estremo e grave crimine contro almeno due articoli del diritto canonico che salvaguardano la cura pastorale dell'individuo.  


Il primo di questi - che vale sia per il colloquio iniziale a Loppiano che per il successivo interrogatorio - è stato richiamato da papa Francesco in un discorso fatto ai dirigenti dei Focolari il 6 febbraio 2021, quando ha rimproverato ai Focolari una serie di gravissimi errori nei loro metodi. [1] Mi riferisco a "commistione tra il foro interno e il foro esterno".  Questo significa combinare una cura pastorale molto personale, come quella che si potrebbe ricevere in confessione o con un direttore spirituale - cioè il foro interno - con il tipo di dialogo che si potrebbe avere con un leader dell'organizzazione - cioè il foro esterno.  Questo è stato vietato dal diritto canonico della Chiesa cattolica per oltre cento anni, al fine di evitare abusi di potere.  Inoltre, l'interrogatorio a cui è stato sottoposto "Carlos" è stato un crimine particolarmente estremo contro questo aspetto del diritto canonico, oltre ad essere una grave trasgressione dei diritti umani. 


Ma anche un altro punto importante del diritto canonico è stato violato, in particolare nel caso dell'interrogatorio a 5.  Il diritto canonico proibisce la "manifestazione forzata della coscienza", cioè costringere una persona a rivelare il tipo di dettagli intimi che normalmente rivelerebbe solo sotto il sigillo della confessione - o anche il tipo di riservatezza che uno psicologo o un consulente secolare offrirebbe.  I membri di questo "tribunale" potevano usare le informazioni che avevano ottenuto con la forza da "Carlos" senza alcun tipo di sigillo - e, come vedremo, lo fecero.


Dal punto di vista della Chiesa, questo incidente fu un grave abuso di cura pastorale in flagrante disobbedienza all'insegnamento della Chiesa.  Ma guardandolo da un punto di vista civile, non potrebbe anche essere visto come un esempio particolarmente selvaggio di un crimine d'odio in cui un membro della comunità LGBTQ viene degradato in una situazione in cui non ha alcun ricorso alla preparazione o all'assistenza come avrebbe in un tribunale civile o persino in un tribunale ecclesiastico?  Non c'è da stupirsi che attraverso la sua rivista italiana Città Nuova il Movimento dei Focolari sia un rabbioso oppositore della "ddl Zan", un recente tentativo di approvare una legge in Italia contro i crimini d'odio anti-LGBTQ.


Dopo il “processo-spettacolo”, “Carlos” è stato rimandato a Loppiano e qui è iniziata un'altra sequenza di trattamenti orribilmente inumani. Era tenuto sotto stretta sorveglianza dai suoi superiori che controllavano tutti quelli con cui parlava, i suoi amici, il suo gruppo di studio.  Gli fu ordinato di andare a letto dopo tutti gli altri nella sua comunità tutti maschi "per evitare le tentazioni" e di alzarsi prima degli altri in modo da poter fare la doccia da solo.  Mentre era a letto, doveva dormire con le braccia fuori dalle coperte - anche in inverno - in modo da non essere tentato di 'toccarsi'.  Fu incoraggiato a fare più esercizio fisico per allontanare la tentazione - ma in pantaloni lunghi, non in pantaloncini.  Era costretto a fare un'ora di penitenza ogni giorno, pregando per la sua "conversione".  


Anche se “Carlos” aveva precedentemente lavorato con i bambini in visita a Loppiano, ora gli fu proibito di farlo e fu mandato a lavorare nelle cucine. Anche se inizialmente doveva passare le vacanze estive con un gruppo di altri focolarini al mare, all'ultimo momento il suo superiore gli disse che doveva andare "in montagna" da solo "perché in spiaggia la gente avrebbe indossato i costumi da bagno e sarei stato esposto al diavolo".  Bisogna ricordare che tutto questo era dovuto al fatto che aveva menzionato il suo orientamento in quello che avrebbe dovuto essere un incontro privato totalmente confidenziale con un leader del Movimento dei Focolari, non perché avesse commesso qualche errore.


“Carlos” è stato convocato per una consultazione finale a Roma, dove i 5 dirigenti dei Focolari che lo avevano interrogato hanno consegnato le loro conclusioni: era effettivamente omosessuale e quindi non adatto a diventare un membro consacrato del movimento.  [2] Doveva essere rimandato a casa entro due o tre giorni.  Attraverso una telefonata ad amici nel suo paese, “Carlos” viene a sapere che la sua famiglia e i colleghi dei Focolari sono già stati informati dei motivi del suo ritorno. Scopre che sarà escluso dalle attività del movimento e sa che dovrà affrontare il rifiuto della sua famiglia a causa della sua omosessualità.  


Ansiosi che la sua partenza precipitosa non fosse un trauma troppo grande per i suoi compagni di classe - i sentimenti di “Carlos” non c’entravano - i suoi superiori a Loppiano inventarono un'elaborata bugia secondo cui sarebbe tornato a casa perché sua madre era gravemente malata.  Questo sotterfugio fu aggravato da una piccola predica ai novizi focolarini sul dovere di un cristiano verso i suoi genitori.  “Carlos” è costretto ad assecondare l'inganno anche quando, vedendo l'angoscia del giovane, i suoi ignari compagni di classe lo promettono le loro preghiere per la guarigione della madre e lo rassicurano che presto starà bene e lui potrà tornare a completare il suo corso.  


All'aeroporto, gli è stato presentato un biglietto di sola andata e 100 dollari in contanti.  Fortunatamente, “Carlos” è stato in grado di interrompere il suo viaggio poiché la rotta passava per gli Stati Uniti.  Ha contattato amici compensivi e più tardi ha chiesto con successo asilo negli Stati Uniti.  Questo e stato concesso per motivi di "persecuzione religiosa" da parte del Movimento dei Focolari.  Ho una copia che  “Carlos” mi ha inviato del sostanzioso dossier in cui ha presentato il suo caso per l'asilo, con l'aiuto di avvocati, che contiene una serie di estratti dal mio libro The Pope's Armada, oltre a un resoconto completo da cui sono tratti i dettagli di cui sopra.  “Carlos” ha ottenuto grande successo in un mestiere di spicco nella sua nuova vita in America.


Valutando il trattamento riservato dai Focolari a "Carlos" dal punto di vista civile - le restrizioni imposte, la natura inutile e umiliante di queste restrizioni, il livello di degradazione, l'isolamento, le menzogne che gli sono state raccontate e con le quali è stato costretto a collaborare, la rivelazione del suo orientamento sessuale ai suoi genitori e amici a casa, per non parlare dell'odio verso una persona LGBTQ - a me pare che rientra nel termine usato nel diritto civile di "una punizione crudele e insolita".  Questo termine era originariamente usato nella legge britannica, poi in quella americana ed è sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell'ONU.


Nel giudicare l'abuso di potere nel Movimento dei Focolari, quindi, è necessario reinterpretare tali eventi da una nuova prospettiva, classificandoli nei termini delle leggi della Chiesa - che probabilmente sono sconosciute a molti, compresi i membri del movimento - e del diritto civile.  Ci possono essere molte ragioni che possono impedire alle vittime di tali abusi nel Movimento dei Focolari di prenderne coscienza e di chiamarli col proprio nome, e queste ragioni saranno discusse in questo blog.  


Tuttavia, come gruppo e con l'aiuto di esperti legali, questi abusi devono essere nominati e resi pubblici.  Questo è un grande lavoro ma essenziale che va fatto per il bene di quelli gia abusati, in modo che possano avere giustizia, ma anche per tutti quelli che subiscono tale abuso ora o potrebbero subirlo in futuro. 


Nel caso di “Carlos” descritto sopra, per esempio, tutti coloro che hanno preso parte a questo vergognoso incidente - incluso il leader di Loppiano che ha fatto la denuncia, i cinque leader dell'interrogatorio e tutti gli altri a qualsiasi livello la cui autorità o intervento è stato coinvolto - devono essere pubblicamente nominati, devono ammettere con piena conoscenza che le loro azioni hanno violato il diritto canonico della Chiesa ed eventualmente le leggi civili sugli abusi e che erano disumani, devono chiedere perdono alla loro vittima e qualche tipo di compensazione finanziaria deve essere fatta dal movimento - anche se nulla può essere fatto per riparare il dolore che è stato causato.  Questo non è stato un'eccezione, perche si vede chiaramente i tratti di un processo e di un sistema, e chissà quante volte e stato ripetuto con persone LGBTQ  o anche in altri casi.   Tutti gli altri esempi di questo tipo nel Movimento dei Focolari dovrebbero essere indagati indipendentemente e portati alla luce.  


Le numerose testimonianze contenute nel nuovo libro del giornalista investigativo Ferruccio Pinotti, La Setta Divina (ed. Piemme), pubblicato in Italia il 9 novembre 2021, presentano esempi di trattamenti illegali sia dal punto di vista ecclesiastico che civile, tra cui condizioni di lavoro illegali, metodi di proselitismo che potrebbero essere interpretati come rapimento, tentativi di costringere le persone a matrimoni combinati, il fatto o il tentativo di sottoporre le persone a trattamenti cosiddetti ‘medici’ pericolosi e numerosi altri esempi vari.


Se avete subito abusi di qualsiasi tipo nel Movimento dei Focolari, sentitevi sicuri e liberi di condividerli su questo sito o di porre qualsiasi domanda.   Bisogna agire contro l’abuso nel Movimento dei Focolari.


[1] https://international.la-croix.com/news/religion/pope-francis-gently-takes-to-task-another-new-ecclesial-movement/13830


[2]  Qui si trova un interessante contrasto tra l’omofobia del movimento ed il fatto che un gran numero almeno dei focolarini maschili sono di orientazione gay.  Per chi ha letto Sodoma di Frédéric Martel, questo non sarà una grande sorpresa.  Questo libro spartiacque fa vedere sotto “Santo” Giovanni Paolo II e Benedetto XVI un Vaticano omosessuale ma di nascosto (in the closet) che lottava fanaticamente contro la comunita LGBTQ.  Tra i focolarini esiste qualcosa di simile e scriverò tra poco un post su questo soggetto. 






 


Action against abuse in the Focolare movement





The TV series Impeachment: American Crime Story is a shocking account of how, in the mid-1990s, the White House intern 22 year-old Monica Lewinsky was set up by her supposed friend Linda Tripp and an unscrupulous band of hardline Republicans and forced to testify publicly against her will about an alleged affair she had had with President Clinton.


Episode 6, ‘Manhandled’, is a harrowing depiction of how Lewinsky, innocently meeting up with Tripp, whom she trusted as a close friend, finds herself trapped in a hotel room  by an all-male group of FBI officers who, over a period of 12 hours, bully her mercilessly, restricting her access to a phone, pressurising her not to seek the help of a lawyer.  As well as being shockingly cruel, their methods were also unlawful and, despite their threats of a 28 year jail sentence, at the end of this episode Lewinsky walks out of the hotel room and the FBI can actually do nothing to stop her.


One of the problems of those who have been abused by the Focolare Movement is that, at the time and perhaps even now, they are unaware of the fact that they were being abused and are not capable of appraising the cruel treatment and in some cases the crimes that had been inflicted on them.  While watching the sequence of Monica Lewinsky and the FBI - a helpless, rather naive young girl trapped by a hard-bitten group of men trained to be harsh and cruel and also skilled liars - I remembered an episode that happened to a member of the Focolare Movement which was much more cruel, far more inhuman and degrading, and furthermore was in grave disobedience of the laws of the Church and arguably civil law.


Having grown up within the Gen Movement in his Central American country ‘Carlos’, also in his twenties, was attending the School at Loppinao in order to become a full time focolarino.  In a routine discussion with the then head of the School, ‘Carlos’ happened to mention that, as a teenager, he had had homosexual experiences although now, as required by the movement, he was leading a celibate life.


To his astonishment, he was despatched to the Centre of the Focolare Movement in Rome where he found himself in something resembling a Soviet ‘show-trial’, faced with a kangaroo court of five leaders of the movement who subjected him to an interrogation on his intimate sexual feelings - ‘Have you touched other members?...Have you touched yourself?...What are your sexual fantasies?’  Their queries even included astounding, almost perverted questions as ‘Do you have sexual fantasies about Jesus?’


It is almost impossible to imagine how shocked, terrified and helpless ‘Carlos’ must have felt to have been ambushed, unprepared and without any kind of support.  Almost anyone -  Catholic or not - would agree that such a procedure was heartless and invasive, far worse than the FBI’s attack on Monica Lewinsky.  But from the point of view of the Catholic Church it was also an extreme and serious crime against at least two articles of canon law which safeguard the pastoral care of the individual.  


The first of these - which counts both for the initial interview at Loppiano as well as the subsequent interrogation - was referred to by Pope Francis in an address made to Focolare leaders on 6 February 2021 when he took Focolare to task for a number of very serious errors in their methods. [1]  I refer to ‘confusing the inner forum and the outer forum’.  This means combining highly personal pastoral care, such as one might receive in confession or with a spiritual director - i.e. the inner forum - with the kind of dialogue one might have with a leader of the organisation - i.e. the outer forum.  This has been banned by the canon law of the Catholic Church for over a hundred years in order to avoid abuse of power.  Furthermore, the interrogation to which ‘Carlos’ was subjected was a particularly extreme crime against of this aspect of canon law as well as being a serious transgression of human rights. 


But another important point of canon law was also broken, particularly in the case of the 5-man interrogation.  Canon law forbids ‘enforced manifestation of conscience’, i.e. forcing a person to reveal the kind of intimate detail that they would normally reveal only under the seal of confession - or indeed the kind of confidentiality that a secular psychologist or counsellor would offer.  The members of this ‘court’ could use the information they had elicited by force from ‘Carlos’ without any kind of seal - and, as we shall see, they did.


From the Church’s point of view, this incident was a serious abuse of pastoral care in flagrant disobedience of the Church’s teaching.  But looking at it from a civil point of view, could it not also be seen as a particularly savage example of a hate crime in which a member of the LGBTQ community is degraded in a situation in which he has no recourse to preparation or assistance as he would have in a civil court or even a church court?  It’s hardly surprising that through its Italian magazine Citta Nuova the Focolare Movement is a  rabid opponent of the ‘Zan law’,  a recent attempt to pass a law in Italy against anti-LGBTQ hate crimes.


After the ‘show-trial’ ‘Carlos’ was sent back to Loppiano and here began another sequence of horrifically inhuman treatment. He was kept under strict surveillance by his superiors who monitored everyone he spoke to, his friends, his study group.  He was instructed to go to bed after everyone else in his single-sex community ‘to avoid temptation’ and to rise before the others so that he could shower alone.  While in bed, he was to sleep with his arms outside the covers - even in winter - so that he would not be tempted to ‘touch himself’.  He was encouraged to take more exercise in order to ward off temptation - but in long pants, not in shorts.  He was forced to do an hour of penance every day, praying for his ‘conversion’.  


Although 'Carlos' had previously worked with children visiting Loppiano, he was now forbidden to do this and sent to work in the kitchens instead. Although he was originally scheduled to spend his summer holidays with a group of other focolarini by the sea, at the last minute his superior told him he was to go ‘to the mountains’ alone ‘because at the beach people would be wearing swimming costumes and I would be exposed to the devil.’  It must be remembered that all this was as a result of the fact that he had mentioned his orientation in what should have been a totally confidential private encounter with a leader of the Focolare Movement, not because he had been guilty of any misdemeanor.  


‘Carlos’ was summoned to a final consultation in Rome where the Focolare leaders who had interrogated him delivered their findings: he was indeed homosexual and therefore not fit to become a full time member of the movement.  He was to be sent home within two or three days.  Through a phone call to friends in his own country, Carlos learned that his family and Focolare colleagues had already been informed of the reasons for his return. He discovered that he was to be excluded from the activities of the movement and knew that he would face rejection from his family on account of his homosexuality.  


Anxious that his hasty departure should not be too much of a trauma for his classmates - with no thought for 'Carlos’' own feelings - his superiors at Loppiano concocted an elaborate lie that he was returning home because his mother was seriously ill.  This subterfuge was compounded by a little sermon to the focolarini novices on the duty of a Christian to his parents.  ‘Carlos’ was compelled to go along with the deception even when, seeing the young man’s distress, his unsuspecting classmates promised their prayers for his mother’s recovery and reassured him that she would soon be well and he would be able to return to complete his course.  


At the airport, he was presented with a one-way ticket and $100 in cash.  Fortunately, ‘Carlos’ was able to break his journey as the route passed via the US, contacted sympathetic friends and later successfully sought asylum in the US on the grounds of ‘religious persecution’ by the Focolare Movement.  I have a copy he sent to me of the substantial dossier in which he made his case for asylum, with the help of lawyers, which contains a number of extracts from my book The Pope’s Armada, as well as a full account from which the above details are taken.  He has gone on to great success in his new life in America.


Assessing the treatment meted out by Focolare to ‘Carlos’ from the civil point of view - the restrictions placed on him, the unnecessary and humiliating nature of these restrictions, the level of degradation, the isolation, the lies spun around him that he was forced to collude with, the revelation of his sexual orientation to his parents and friends back home, not to mention the hate-crime towards an LGBTQ person - it occurs to me that it falls under the term used in civil law of ‘a cruel and unusual punishment’.  This term was originally used in British law, later in American law and is enshrined in the UN Universal Declaration of Human Rights.


In judging the abuse of power in the Focolare Movement, therefore, it is necessary to re-interpret such events from a new perspective, categorising them in the terms of the laws of the Church - which are probably unknown to many, including the members of the movement - and civil law.  There may be many reasons which may prevent the victims of such abuse in the Focolare Movement from becoming conscious of it and naming it, and these reasons will be discussed in this blog.  


However, as a group and with the help of legal experts, these abuses must be named and made public.  In the case of ‘Carlos’ described above, for example, all those who took part in this shameful incident - including the leader at Loppiano who made the report, the five leaders of the interrogation and any others at any level whose authority or intervention was involved - should be publicly named, they must admit with full awareness that their actions contravened the canon law of the Church and possibly civil laws of abuse, they must ask forgiveness of their victim and some kind of financial compensation must be made - even though nothing can be done to make good the pain that has been caused.  This was clearly an example of a process and a system, and all other similar examples in the Focolare Movement - whether concerning LGBTQ people or others - should be independently investigated and brought to light.  


The many testimonies included in investigative journalist Ferruccio Pinotti’s The Divine Cult (La Setta Divina) which was published in Italy 9 November 2021, feature examples of treatment which is unlawful either from the ecclesiastical or civil point of view, including illegal terms of employment, proselytising methods which could be interpreted as kidnapping, attempting to force people into arranged marriages and numerous other varied examples.


If you have experienced abuse of any kind in the Focolare Movement, please feel safe and free to share on this site or to ask any questions. 


[1]  https://international.la-croix.com/news/religion/pope-francis-gently-takes-to-task-another-new-ecclesial-movement/13830


[2] There is an interesting contrast here between the homophobia of the Movement and the fact that a large number of the focolarini (at least the male members) are gay.  This will not come as a great surprise to those who are familiar with the book In the Closet of the Vatican by Frederic Martel.  This watershed book reveals that under ‘Saint’ John Paul II and Benedict XVI, a largely homosexual Vatican (closeted) persecuted the LGBTQ community with astonishing fanaticism.  Something similar exists among the focolarini and I will shortly publish a post on this subject.